Brasile: la legge che criminalizza la riprovazione dell’omosessualità entra in fase di studio

Il progetto, che implicherebbe la persecuzione religiosa, è stata ritirato dal voto del Senato

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BRASILIA, venerdì, 16 marzo 2007 (ZENIT.org).- Il Senato brasiliano ha deciso questo giovedì mattina di creare un gruppo di lavoro per studiare in modo più approfondito la cosiddetta “Legge sull’omofobia”, che vuole punire come crimine qualsiasi tipo di riprovazione dell’omosessualità.

Il gruppo di lavoro creato avrà l’obiettivo di promuovere udienze pubbliche per ascoltare il parere di esperti in materia.

Il progetto è entrato in votazione nella mattinata, ma i senatori non hanno voluto votarlo.

Uno dei motivi della cautela dei senatori, secondo quanto ha appurato ZENIT, sarebbe il gran numero di e-mail e telefonate di cittadini che si sono espressi contro la legge, registrato negli ultimi giorni.

Alcuni esperti consultati da ZENIT hanno spiegato che la “Legge sull’omofobia” implicherebbe un contesto legale di persecuzione religiosa.

Se la legge venisse approvata, l’omosessualità si trasformerebbe da vizio a merito.

“E chi osa criticare questa condotta verrà trattato come un criminale”, ha affermato l’avvocato e Presidente della Federazione Paulista dei Movimenti in Difesa della Vita, Maria das Dores Dolly Guimarães.

“Oltre ai diritti previsti nella Costituzione per tutte le persone, l’omosessuale, per il semplice fatto di essere omosessuale, otterrà dei privilegi”, ha spiegato l’esperta questo martedì a ZENIT.

La proposta vuole punire con una reclusione da 2 a 5 anni chi oserà proibire o impedire la pratica pubblica di un atto osceno (“manifestazione di affettività”) da parte di omosessuali.

Nella stessa pena potrà incorrere il pastore o il sacerdote che, in un’omelia, condannerà l’omosessualità, mentre il rettore di un seminario che non ammetterà l’ingresso di un allievo omosessuale potrà ricevere una pena superiore, da 3 a 5 anni di reclusione.

Il progetto ora all’esame del Senato come PLC 122/2006 è già stato votato e approvato dalla Camera dei Deputati (con il nome di PL 5003/2001) il 23 novembre 2006.

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ZENIT Staff

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