Cardinale Scola: Nel dono eucaristico di Gesù si fa esperienza dell' "amore vero"

Nel presentare l’Esortazione Apostolica Postsinodale di Benedetto XVI Sacramentum Caritatis

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CITTA’ DEL VATICANO martedì, 13 marzo 2007 (ZENIT.org).- Attraverso il dono eucaristico di Gesù è possibile sperimentare l’ “amore vero”, “di cui c’è una enorme necessità nel nostro tempo, perché sotto questa categoria circola tutto e il contrario di tutto”, ha spiegato il Cardinale Scola, Patriarca di Venezia.

Così ha detto questo martedì il porporato, durante una conferenza stampa tenutasi nella Sala Stampa della Santa Sede, nel mettere in luce il contenuto della Sacramentum Caritatis, l’Esortazione Apostolica Postsinodale di Benedetto XVI sull’Eucaristia.

Il documento raccoglie le relazioni e le proposizioni avanzate dai 252 Padri sinodali dei cinque continenti che si sono riuniti a Roma in occasione della XI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi (2-23 ottobre 2005) per discutere sul tema “L’Eucaristia: fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa”.

L’Esortazione Postsinodale – come ha rivelato nel suo intervento il Cardinale Scola – trae il titolo da una delle espressioni con cui san Tommaso d’Aquino ha definito il Mistero eucaristico e, richiamando “il profondo magistero” della Enciclica Deus caritas est “sulla verità dell’amore”, “dice con chiarezza che siamo di fronte ad uno dei temi cruciali su cui si gioca il futuro della Chiesa e dell’umanità”.

Secondo il porporato, infatti, il primo dato che emerge è che “l’amore eucaristico di Gesù”, lo “stupore eucaristico” di cui parlava Giovanni Paolo II “viene proposto come la via maestra, accessibile agli uomini e alle donne del nostro tempo, per fare l’esperienza dell’amore”.

Rispondendo alla domanda di una giornalista, il Cardinale Scola ha quindi posto l’accento su come l’Esortazione incentri il discorso sul “Logos”, che però non va inteso come il “puro Logos greco”, ma come “Logos amore”.

“Amore si dà laddove si ha uno che ha il coraggio di amare per primo senza aspettarsi nulla in cambio e che ha il coraggio di amare in ogni istante, come se fosse l’ultimo istante”, ha detto.

“La spiritualità cristiana è la spiritualità dell’incarnazione, è la spiritualità del Figlio di Dio che si è fatto uomo per essere ‘via alla verità e alla vita’”, secondo la nota espressione di Sant’Agostino.

Nella “Sacramentum Caritatis”, al n.1, il Papa scrive che il l’Eucaristia “è il dono che Gesù Cristo fa di se stesso, rivelandoci l’amore infinito di Dio per ogni uomo”, “l’amore ‘più grande’, quello che spinge a ‘dare la vita per i propri amici’ (Gv 15,13)”.

“Gesù nel Sacramento eucaristico continua ad amarci ‘fino alla fine’, fino al dono del suo corpo e del suo sangue” e “ci mostra in particolare la verità dell’amore, che è la stessa essenza di Dio” (cfr. n. 2), scrive poi.

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ZENIT Staff

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