CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 4 marzo 2007 (ZENIT.org).- Il quotidiano della Santa Sede ha sottolineato il “gesto esemplare” di un medico che ha recentemente rassegnato le dimissioni da consigliere dell’Ordine dei medici della provincia di Ascoli Piceno per manifestare il suo dissenso dai colleghi di Cremona in seguito al caso Welby.
L’Ordine dei medici cremonese ha archiviato il procedimento disciplinare nei confronti di Mario Riccio, l’anestesista che il 20 dicembre scorso staccò il respiratore meccanico grazie al quale era tenuto in vita Piergiorgio Welby.
Nella lettera di dimissioni Ojetti ribadisce la convinzione che qualsiasi atto eutanasico è in palese contrasto col giuramento di Ippocrate e con il codice di deontologia medica, esprimendo il suo radicale dissenso “da questa triste e brutta pagina di storia della nostra medicina”.
“Un gesto, quello di Ojetti, che merita la più alta considerazione e che ha un valore esemplare per quanti svolgono la professione medica”, scrive “L’Osservatore Romano” (4 marzo 2007).
“Al tempo stesso, è doveroso aggiungere una parola di incoraggiamento per quanti all’interno degli Organi decisionali dell’Ordine continuano la loro battaglia a difesa della vita, valore oggi tanto insidiato”, aggiunge il quotidiano della Santa Sede.
“Infatti – conclude –, la mobilitazione in difesa della vita passa anche attraverso l’impegno all’interno degli organismi competenti a regolare l’attività degli operatori medico-sanitari”.