Benedetto XVI ha presieduto un emozionante incontro celebrativo e testimoniale

VALENCIA, lunedì, 10 luglio 2006 (ZENIT.org).- Dalle prime ore del pomeriggio di sabato scorso, più di un milione di persone da tutto il mondo e presente a Valencia (Spagna) per l’atto conclusivo con il Papa del V Incontro Mondiale delle Famiglie ha atteso l’arrivo di Benedetto XVI in plaza de Europa, nella Città delle Arti e delle Scienze, tra canti e motti come “ Benedicto, amigo, la familia está contigo ” (“Benedetto, amico, la famiglia è con te”).

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Alle nove di sera, il Papa è giunto dal Palazzo Arcivescovile all’altare costruito sul ponte di Monteolivete, percorrendo la città in papamobile tra il lancio di palloncini bianchi e gialli, petali di fiori e cartoncini colorati.

Entrando nello spazio dove avrebbe avuto luogo la celebrazione conclusiva, ha percorso tutti i settori dell’immenso circolo che circondava l’altare, per cui tutti i presenti hanno potuto vederlo da vicino.

All’inizio della celebrazione festiva, non potevano mancare le tradizioni di questa terra. Le falleras maggiori di Valencia, così come le regine delle feste di Castellón e le Belleas de Foc di Alicante, hanno deposto un omaggio floreale davanti all’icona della Sacra Famiglia situata su un lato del palco, per poi salutare il Santo Padre.

Nel frattempo, l’orchestra di Valencia e il coro della Generalitat Valenciana, diretti da Yaron Traub, hanno intonato un’Ave Maria che risuona ogni anno nella Messa d’Infants, prima del trasferimento della Mare de Déu, come i Valenciani chiamano la patrona della città.

Il Cardinale Alfonso López Trujillo, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, il Dicastero vaticano organizzatore dell’evento, ha rivolto al Papa un breve saluto di benvenuto.

Dopo le letture bibliche, hanno dato la loro testimonianza alcune famiglie che hanno partecipato ai quattro Incontri Mondiali precedenti.

Un momento molto emozionante è stato l’interpretazione di un canto del luogo, “Valencia canta”, del maestro José Serrano.

In seguito, tre gruppi di coppie hanno offerto la propria testimonianza: giovani (che hanno parlato del perché avere figli), adulti (che hanno comunicato la loro esperienza di vita in comune) e anziani (che hanno dato la testimonianza di una vita intera condivisa).

E’ stata particolarmente emozionante la testimonianza di una coppia che ha perso una figlia di 18 anni e ha deciso di adottare quattro fratelli orfani, come è stata commovente quella di una famiglia numerosa con un figlio handicappato che è stato il centro dell’amore di genitori e fratelli.

Le belle ed eleganti evoluzioni del balletto di Taiwan, che ha voluto rendere un omaggio al mare di Valencia, sono state accolte da Benedetto XVI con un applauso spontaneo.

Un altro momento molto sentito è stato quello dell’esibizione della cantante brasiliana Fafá de Belém, che ha dilettato i presenti solo con la sua voce e un microfono, interpretando un’Ave Maria brasiliana.

Sono saliti sul palco per dare la propria testimonianza anche rappresentanti ecumenici: il Metropolita Kirill, Arcivescovo di Yaroslav e Rostov, rappresentante del Patriarcato di Mosca, e un Vescovo tedesco della Chiesa evangelica. E’ la prima volta che altre Chiese cristiane hanno partecipato ad un Incontro Mondiale delle Famiglie.

Subito prima del discorso di Benedetto XVI che concludeva l’atto, verso le 23.30, si è esibito il soprano spagnolo Monserrat Caballé, accompagnata dalla musicista José María Cano.

Dopo il discorso del Santo Padre, è stato il turno del pirotecnico Vicente Caballer, che ha dato vita ad uno strabiliante spettacolo pirotecnico durato quattro minuti.

In seguito, José María Cano e l’orchestra di Valencia hanno offerto un concerto che ha concluso la festa delle famiglie.

Benedetto XVI ha iniziato il suo discorso quando erano già quasi le 23.00, con mezz’ora di ritardo rispetto al previsto. Al termine del suo intervento ha poi scherzato, ricordando che in quella veglia l’attore Lino Banfi lo aveva definito “il nonno del mondo”.

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ZENIT Staff

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