Dopo aver salutato il patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Sua Santità Alessio II, il Pontefice ha ricordato che “la significativa riunione di tanti esponenti delle religioni del mondo sta ad indicare il comune desiderio di promuovere il dialogo fra le civiltà e la ricerca di un ordine mondiale più giusto e pacifico”.
Il Vertice Mondiale dei Leader Religiosi avrà luogo su iniziativa del Patriarca Alessio II. Il Presidente russo Vladimir Putin ha sostenuto l’idea. Il Consiglio Interreligioso in Russia è l’organizzatore del forum.
L’iniziativa è stata presa in preparazione del vertice del gruppo degli otto Paesi più industrializzati (G8), prevista dal 15 al 17 luglio a San Pietroburgo.
Il Papa ha auspicato che nell’incontro, “grazie al sincero impegno di tutti, si possano trovare ambiti di effettiva collaborazione, nel rispetto e nella comprensione reciproca, per far fronte alle sfide attuali”.
“Per i cristiani, si tratta di imparare a conoscersi sempre più profondamente e a stimarsi a vicenda, alla luce della dignità dell’uomo e del suo eterno destino”, ha affermato.
Sarà presente al vertice una delegazione cattolica del più alto livello, con membri quali le guide dei Pontifici Consigli per la Promozione dell’Unità dei Cristiani e per la Cultura, i Cardinali Walter Kasper e Paul Poupard, il presidente emerito del Consiglio della Giustizia e della Pace, il Cardinale Roger Etchegaray, l’Arcivescovo di Malines-Bruxelles, il Cardinale Godfried Danneels, il Cardinale Theodore E. McCarrick – Arcivescovo emerito di Washington –, l’Arcivescovo Diarmuid Martin di Dublino, l’Arcivescovo Sigitas Tamkevicius di Kaunas, il Vescovo Joseph Werth, S.J., guida della Conferenza dei Vescovi Cattolici della Russia, il Vescovo Vincenzo Paglia, direttore spirituale della Comunità di Sant’Egidio.
Alla vigilia del Vertice Mondiale dei Rappresentanti delle Grandi Religioni, il Cardinal Poupard ha emesso una dichiarazione che conclude affermando: “La crisi verso la quale la globalizzazione sta portando l’umanità può essere evitata solo con lo sforzo comune di tutti i credenti e di tutta la gente di buona volontà nel dominio della formazione della persona, la creazione di una giusta base di coesistenza degli uomini”.