Di fronte all’indifferenza, testimoniare l’amore di Dio, propone uno studio vaticano

Documento preparato dal Pontificio Consiglio della Cultura

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CITTA’ DEL VATICANO, venerdì, 3 febbraio 2006 (ZENIT.org).- All’alba del nuovo millennio, nelle culture dell’Occidente secolarizzato si va rafforzando una disaffezione sia per ciò che riguarda l’ateismo militante che per la fede tradizionale

Che risposta deve dare la Chiesa a questa sfida?, si chiede uno studio pubblicato dalla Santa Sede basandosi su un’inchiesta di carattere mondiale sulla non credenza.

La prima risposta presentata dal documento, condizione per qualsiasi strategia pastorale, è “testimoniare la bellezza di essere una persona amata da Dio”.

Il documento pubblicato dal Pontificio Consiglio della Cultura, il cui presidente è il Cardinale Paul Poupard, ha per titolo “La fede cristiana all’alba del nuovo millennio e la sfida della non credenza e dell’indifferenza religiosa”.

Il testo raccoglie le conclusioni dell’assemblea plenaria di questo dicastero vaticano che dall’11 al 13 marzo 2004 ha riunito Cardinali, Vescovi, sacerdoti e intellettuali di tutto il mondo per affrontare la sfida di “evangelizzare la cultura della non credenza e dell’indifferenza”.

Basandosi su indicazioni, suggerimenti e proposte provenienti da varie culture dei cinque continenti e da esperienze pastorali molto diverse, il documento sottolinea queste conclusioni:

– “L’importanza di testimoniare la bellezza di essere una persona amata da Dio”
– “Necessità di rinnovare l’apologetica cristiana per rendere ragione con dolcezza e rispetto della speranza che ci anima (1 Pt 3,15)”
– “Raggiungere l’homo urbanus con una presenza pubblica nei dibattiti di società e mettere il Vangelo in contatto con le forze che modellano la cultura”
– “L’urgenza di imparare a pensare, nelle scuole e nelle università, e avere il coraggio di reagire contro una tacita accettazione di una cultura dominante spesso impregnata di non credenza e di indifferenza religiosa, con una nuova e gioiosa proposta di cultura cristiana”
– “Agli indifferenti alla questione di Dio, ma credenti nei valori umani, mostrare che essere veramente uomini vuol dire essere religiosi, e che l’uomo trova la sua pienezza di umanità in Cristo, vero Dio e Vero Uomo, e che il cristianesimo è una buona notizia per tutti gli uomini, in tutte le culture”

Il documento è stato pubblicato dalla pagina web del Vaticano [www.vatican.va].

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ZENIT Staff

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