Alicia Vikander at the 2013 Guldbagge Awards

WIKIMEDIA COMMONS

Operazione U.N.C.L.E.

Il regista Guy Ritchie ha realizzato un film di puro intrattenimento concepito negli anni ’60 che mira a mostrare la possibilità di un riavvicinamento pacifico fra americani e russi in tempi di guerra fredda

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Berlino anni Sessanta. Durante un’operazione di “estrazione” di Gaby, la giovane figlia di uno scienziato nucleare tedesco, Napoleon Solo, agente Cia con un passato da ladro d’arte, si scontra con Ilya Kuryakin, efficientissimo quanto instabile agente del KGB. La sorpresa che di lì a poco i due dovranno collaborare, insieme a Gaby, per ritrovare il padre di lei e impedire ai coniugi Vinciguerra di vendere a un gruppo di ex nazisti una pericolosa bomba nucleare. La collaborazione tra i tre non sarà delle più semplici…

Bromance, romance, azione, eleganza e split screen: ecco gli ingredienti che Guy Ritchie (già al timone dei vari Sherlock Holmes) miscela nell’adattamento di una famosa serie anni ’60 tirandone fuori un film ad alto tasso di intrattenimento.

L’operazione è ben architettata: dal cast intrigante (con Cavill forse più convincente qui nei panni dell’agente donnaiolo ed egocentrico che in quelli di Superman) allo stile vivace ed eccessivo, con le scene d’azione movimentate dagli effetti e dallo schermo che si divide a moltiplicare i punti di vista; fondamentale l’ironia pungente e lo scontro scoppiettante tra i due “maschi alpha”, talmente sicuri della propria virilità da poter bisticciare anche sull’accostamento dei capi che indosserà la loro partner…

Ritchie del resto ha dimostrato più volte di saper gestire con abilità e umorismo le coppie maschili dello schermo e anche qui, con il contributo non indifferente della brava Alicia Vikander e di un ventaglio di ottimi comprimari (tra cui il convincente british Hugh Grant), accompagna lo spettatore in una storia di spionaggio tutto sommato semplice, in cui non resta che gustarsi, per l’appunto, le acrobazie volutamente sopra le righe dei protagonisti, dei James Bond alla moda decisi a dimostrarsi l’un l’altro di essere i migliori.

Le caratterizzazioni sono convincenti, la tensione sentimentale tra l’intraprendente meccanica tedesca e il duro agente russo con un passato drammatico strizza l’occhio al pubblico femminile, almeno quando questo non è distratto dalla incontestabile presenza scenica di Cavill, spudoratamente glamour e seduttore.

L’ambientazione italiana non si fa mancare e anzi sottolinea (ma senza infastidire) l’aspetto pittoresco che ben si sposa con il generale stile visivo della pellicola, azzeccatissimo, dai costumi agli accessori (imperdibili gli occhialoni indossati dalla Vikander) e il suo passo sincopato e coinvolgente.

È chiaramente un “origin movie”, che racconta la nascita di una squadra “impossibile” nei tempi della Guerra Fredda (in questo senso siamo ben lontani dalla “serietà” degli 007), e la riuscita di questo tentativo fa pensare che ritroveremo gli agenti Solo e Kuryakin in altre avventure…

*

Titolo Originale: The Man from U.N.C.L.E.
Paese: USA
Anno: 2015
Regia: Guy Ritchie
Sceneggiatura: Lionel Wigram e Guy Ritchie
Produzione: WARNER BROS.
Durata: 116
Interpreti: Henry Cavill, Armie Hammer, Alicia Vikander, Elisabeth Debicki, Jared Harris, Hugh Grant

Per info: http://www.familycinematv.it/

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Luisa Cotta Ramosino

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