Giuseppe, uomo giusto per la fede

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio / Solennità di San Giuseppe

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Lettura

Matteo ci propone una storia del mistero di Dio che si fa uomo, dalla prospettiva maschile di Giuseppe, discendente di Davide. La sua figura è quella di un ascoltatore obbediente e un esecutore silenzioso della Parola di Dio. Luca, diversamente da Matteo, narra il mistero dell’incarnazione dalla prospettiva di Maria. L’episodio di Gesù dodicenne al tempio trova Giuseppe in secondo piano. Lo si coglie attraverso le parole di Maria (Lc 2,48) oltre che nei pronomi personali plurali, che mettono in evidenza la comune obbedienza ma anche la non piena comprensione del mistero del Figlio, da parte di entrambi i genitori. 

Meditazione

Gesù è il discendente di Davide grazie a Giuseppe. È per questo che Matteo lo presenta come destinatario dell’annuncio con il quale gli viene dato l’ordine di prendere Maria con sé e di dare il nome a Gesù. San Giuseppe è l’uomo giusto e fedele che ha accolto con obbediente docilità la volontà del Signore. Egli si è messo al servizio del piano divino di salvezza con umiltà. Non si è ribellato, non si è messo a discutere, ma si è lasciato guidare in pieno dal Signore. Giuseppe, come Maria, rimase fedele sino alla fine alla chiamata di Dio. Egli ebbe una grande missione da svolgere e la svolse con dedizione piena, in un silenzio discreto e in operoso nascondimento. Da uomo pratico, Giuseppe non risponde alla chiamata di Dio con le parole, ma con i fatti, e lo fa immediatamente. Giuseppe ama davvero Maria, per questo usa tutta la delicatezza e la discrezione, mentre il suo cuore è turbato e la sua mente confusa, perché non sa spiegarsi la sua situazione, umanamente imbarazzante. La giustizia di Giuseppe non è quella “secondo la legge”, che autorizza a ripudiare la propria moglie, ma quella “secondo la fede”, che chiede a Giuseppe di accettare in Maria l’opera di Dio e del suo Spirito, e gli impedisce di attribuirsi i meriti dell’azione di Dio. Il Signore, dopo averlo provato con tutto il suo travaglio interiore, gli parla attraverso l’angelo in sogno: “Non temere, Giuseppe”. Si tratta di una frase che ricorre continuamente nella Bibbia quando il Signore chiama qualcuno ad una missione particolare e gli vuole dimostrare tutta la sua vicinanza e il suo incoraggiamento. Giuseppe è un uomo che, pur ponendosi mille domande, pur assalito da momenti di sconforto, con fede pronuncia un “sì” convinto, e accoglie e sceglie il disegno di Dio nella sua vita. 

Preghiera

«O san Giuseppe, Custode di Gesù, Sposo castissimo di Maria, che hai trascorso la vita nell’adempimento perfetto del dovere, sostentando col lavoro delle mani la Sacra Famiglia di Nazareth, proteggi propizio coloro che, fidenti, a te si rivolgono» (Giovanni XXIII). 

Agire

Devo imparare da Giuseppe ad obbedire con umiltà alla volontà di Dio in operoso nascondimento.

Meditazione del giorno a cura di monsignor Michele Pennisi, arcivescovo eletto di Monreale, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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