Discepoli accoglienti e coraggiosi

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio — Mc 9,38-43.45.47-48

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Lettura

La tentazione di escludere altri e di sentirsi privilegiati è respinta con decisione da Gesù, che chiede ai suoi discepoli di essere aperti e ben disposti verso tutti, attenti ad accogliere chiunque operi nel suo nome. Occorrerà, al contrario, evitare in ogni modo di ostacolare gravemente il cammino di fede di chi è ai primi passi. Una decisione netta e coraggiosa nei confronti di qualsiasi impedimento personale è richiesta con forza da Gesù per entrare nel Regno.

Meditazione

Il Vangelo di Marco presenta Gesù che, dopo la confessione di fede da parte di Pietro, indirizza il suo insegnamento in modo speciale ai discepoli. Li prepara così allo scandalo della croce, che in ogni caso li troverà incapaci di portare il peso. Le sue parole saranno alla base del loro cammino di conversione e della testimonianza alla luce della Pasqua, che li porterà ad annunziare la Buona Notizia fino ai confini della terra. Innanzitutto, bisogna che ogni discepolo sia disposto a riconoscere il bene compiuto nel nome di Cristo anche da chi non fa parte del suo gruppo. Non è sempre facile, neppure ai nostri giorni. Gesù offre un criterio sicuro: agire nel suo nome e non parlar male di lui. E ne dà anche la motivazione: chi non è “contro” è certamente “per”. L’orizzonte poi si allarga ai gesti semplici (un bicchiere d’acqua!) verso i discepoli di Cristo, garanzia di una ricompensa divina, e alle ferite gravi inferte ai più piccoli nella fede, motivo per una condanna senza scampo nei confronti dei colpevoli. Le parole di Gesù sono durissime e così le dobbiamo cogliere anche noi, senza addomesticarle o peggio ancora ignorarle. Ne va della serietà dell’annuncio e della credibilità dei testimoni. Ecco perché il Signore insiste nella richiesta fatta a ogni discepolo di essere deciso, coraggioso, radicale nella scelta: rispondere alla sua chiamata comporta in ogni caso una rinuncia, dolorosa ma sempre salutare. La mano, il piede, l’occhio rimandano a situazioni particolari in cui siamo tentati di idolatrare noi stessi, senza cercare più la gloria di Dio. Si entra nella vita solo se si è liberi per amare e si è membri del regno di Dio all’unica condizione di servire unicamente Lui con tutto se stesso.

Preghiera

Signore Gesù, aiutami a essere tuo discepolo nella vita di ogni giorno. Fa’ che io sia sempre coerente con la fede che professo e fedele al Vangelo che mi mandi ad annunziare a tutti. Apri i miei occhi e riscalda il mio cuore, perché possa accogliere ogni persona con amore e sappia apprezzare il bene fatto con dedizione generosa, a vantaggio dei piccoli e dei poveri.

Agire

Oggi mi prenderò cura di qualche persona che è rimasta ferita o offesa dal mio comportamento: la richiesta di perdono sarà il primo passo per una piena riconciliazione.

Meditazione del giorno a cura di mons. Francesco Alfano,  ar​civescovo di Sorrento – Castellammare di Stabia, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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