Chi rifiuta Dio, condanna se stesso

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

Cresce la parola di Dio. Come quel grembo che dà vita e il chicco che porta grano, oltre ogni nostro calcolo e i segni di presenza del Signore. Crescono le forze in campo, come Giovanni detto Marco, che incontreremo nella sua festa, proprio domani. Compagno fedele sia di Paolo che di Pietro. Ed ecco che in questa comunità di Antiochia, base strategica per i grandi viaggi di evangelizzazione, entra lo Spirito Santo, che è il vero protagonista. Noi siamo solo gli umili strumenti. Interviene e chiama. In una Chiesa che prega e digiuna e manda, in un clima di grande gioia, per tutte le comunità raggiunte da paolo e Barnaba.

Meditazione

È Gesù la risposta di Verità che il mondo attende. Lui il Rivelatore del Tutto, dell’Onnipotente. Nel suo Vangelo Giovanni è come se volesse orientarci verso questa conclusione radiosa dove arde l’alleanza tra Sapienza, Bellezza e Luce. Lo fa accompagnandoci lungo il sentiero dove possiamo incontrare faccia a faccia il Verbo Incarnato in cui c’è la Vita. Gesù, l’Esserci di Dio, il segno vivente della misericordia del Padre per gli uomini, la ricapitolazione di tutta la creazione. Camminare con Gesù significa camminare nella luce e nella volontà di Dio. Gesù è il solo che può rischiarare la nostra strada quando è buia e tortuosa. Quando parla della sua venuta in mezzo a noi, Gesù rivela che è l’immagine concreta, visibile del Padre, che ha fatto del Figlio il Salvatore nostro. Lui non è venuto per puntare il dito contro nessuno, se non contro la morte e il nemico. Non ci aspetta al varco per condannarci, ma per instillarci la fede pasquale, goccia a goccia, cuore a cuore, come fa la colomba coi suoi piccoli per dar loro da bere e da mangiare. Il suo amore è sicuro come un nido ben protetto. Come le braccia di chi, nella vita, si prende cura di noi in maniera disinteressata, gratuita e per questo diremmo veramente “divina”, perché chi ama è come Dio. Ma sappiamo anche che il mondo soffre ancora di mancanza d’amore. Questo perché anzitutto chi non accoglie le sue parole rifiuta la promessa di pace che vuole realizzarsi nel presente e rimane intrappolato in una vita a metà, priva di valore. Così come tra Gesù ed il Padre sussiste una muta conoscenza, nella fede in Cristo dobbiamo fare in modo che ci sia identità piena tra la fede e la nostra testimonianza di vita.

Preghiera

Guarda, o Padre, il volto del Cristo tuo Figlio, luce del mondo, mandato non per condannare ma per salvare, lui che ha dato se stesso per la gioia dell’umanità. Fa’ che dall’Oriente all’Occidente sia glorificato il tuo nome tra le genti, rigenerate mediante il battesimo, per formare l’unico popolo dell’Alleanza nuova. Amen.

Agire

Un mio personale inteso sacrificio per l’evangelizzazione tra le genti.

Meditazione del giorno a cura di monsignor GianCarlo Maria Bregantini, arcivescovo di Campobasso-Bojano, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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