Centrale idroelettrica

Ogni comunità cristiana è chiamata a vivere nell’amore reciproco per diventare presenza generatrice di divina energia, che arriva, con soprannaturale spinta, sulla “turbina” di ogni anima

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Sopra Tonadico, ove trascorrevo alcuni giorni di vacanza, ho osservato la presenza d’una grossa tubatura costruita quasi a perpendicolo sulla centrale idroelettrica. L’acqua che vi scorre parte dalla diga soprastante per arrivare a forte velocità sulla ruota della turbina, capace di convertire l’energia cinetica del flusso in energia meccanica e produrre elettricità

Da questa centrale, mio punto di osservazione, vedo partire in varie direzioni, sostenuti da altissimi tralicci, i fili dell’alta tensione portatori di energia che, nei paesi circostanti, nelle case, nelle varie attività, l’uomo trasforma a suo servizio in operazioni tanto varie e complesse come varie sono le necessità della vita e meravigliose le applicazioni  tecniche inventate dall’ingegno umano.

A mio parere, ogni comunità cristiana, ogni movimento, ogni famiglia è chiamata a vivere nell’amore reciproco per diventare presenza generatrice di divina energia, una sorta di condotta forzata che arriva, con soprannaturale spinta, sulla “turbina” di ogni anima.

Stupenda centrale del divino che, diramandosi in tutte le direzioni, è capace di donare comunione e visibilità concreta alle molteplici espressioni di vita ispirate dallo Spirito nella Chiesa e nel mondo.  

Ciao da p. Andrea

Per richiedere copie dei libretti di padre Andrea Panont e per ogni approfondimento si può cliccare qui.

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Andrea Panont

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