I Vescovi scandinavi celebrano la loro plenaria a Gerusalemme

Riflettono su direttrici comuni per evitare casi di abusi sessuali

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GERUSALEMME/COPENHAGEN, venerdì, 11 febbraio 2011 (ZENIT.org).- Per la prima volta, i Vescovi della Conferenza Episcopale dei Paesi Scandinavi hanno celebrato la loro assemblea plenaria a Gerusalemme, dal 31 gennaio al 7 febbraio, secondo quanto hanno reso noto questo martedì in un comunicato stampa.

I presuli hanno dedicato i lavori dell’assemblea a riflettere su come affrontare il problema degli abusi sessuali da parte di membri del clero, approfittando del loro soggiorno nella Città Santa per esprimere anche sostegno alle comunità cristiane locali.

La Conferenza Episcopale dei Paesi Scandinavi riunisce i Vescovi di Danimarca, Svezia, Norvegia, Finlandia e Islanda, per un totale di cinque Diocesi – Copenhagen, Stoccolma, Oslo, Helsinki e Reykjavik – e due prelature – Trondheim e Tromsø –, con circa 215.000 fedeli.

I presuli hanno dedicato la plenaria a studiare direttrici comuni per affrontare i casi di abusi, in aggiunta a quelle previste dalle leggi di ogni Paese, e soprattutto misure per prevenire questi casi nelle istituzioni cattoliche.

Vista l’impossibilità di pubblicare regole uguali per tutte le Diocesi, i Vescovi hanno adottato “una guida come introduzione teologica, e si sta formalizzando una definizione comune di abuso sessuale e di misure di protezione e prevenzione”.

Terra Santa

Durante il loro soggiorno a Gerusalemme, i Vescovi hanno visitato i Luoghi Santi e hanno incontrato rappresentanti della Chiesa locale.

I presuli avevano manifestato già in precedenza il loro desiderio di celebrare una plenaria a Gerusalemme, come dimostrazione di vicinanza e impegno nel dialogo interreligioso e “per pregare per la pace e la giustizia”.

“La storia di questa Chiesa è la nostra storia; il futuro di questa Chiesa ci preoccupa profondamente e interessa tutti noi”, afferma il comunicato finale dell’incontro. “Nutriamo la speranza che Gerusalemme possa diventare una città di pace, proprio per la sua importanza profetica sia per gli ebrei e i musulmani che per i cristiani”.

In una riunione precedente, celebrata dal 3 al 5 gennaio a Djursholm (Svezia), i Vescovi avevano diffuso una nota di condanna dell’attentato di Alessandria d’Egitto.

Nel testo, chiedevano “misure di grande portata” per difendere i cristiani del Medio Oriente ed esortavano i Governi dei Paesi nordici a “difendere il diritto alla libertà religiosa” e a “intervenire per difendere tutte le minoranze religiose in Medio Oriente e in altri luoghi del mondo”.

Salutavano inoltre “con soddisfazione” l’iniziativa di Papa Benedetto XVI di celebrare un nuovo incontro ad Assisi con i leader religiosi del mondo.

“Insieme ai credenti di tutte le religioni, ci opponiamo all’uso della violenza in nome della religione, indipendentemente da chi siano le vittime”, affermavano nella nota.

Per ulteriori informazioni, http://www.nordicbishopsconference.org

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ZENIT Staff

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