Le famiglie che assistono gli anziani hanno bisogno di sostegno

L’Arcivescovo di Westminster chiede anche aiuti materiali

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LONDRA, mercoledì, 23 febbraio 2011 (ZENIT.org).- L’Arcivescovo di Westminster ha sottolineato l’importanza di aiutare le famiglie ad assistere i loro anziani.

Monsignor Vincent Nichols lo ha sottolineato sabato scorso nel contesto dell’annuale Messa arcidiocesana per i Malati.

“Mi sembra che, anche in termini economici, il sostegno offerto alle famiglie che lavorano duramente per accudire i loro parenti in momenti di grande bisogno sia l’ultima cosa che dovrebbe essere soggetta a tagli”, ha dichiarato. “Ha più senso aiutare le famiglie ad assistere i propri anziani ovunque sia possibile”.

Il presule 65enne ha sottolineato che quella della “vulnerabilità e dipendenza” è un’esperienza che “caratterizza ogni vita umana. Il fatto che non siamo Dio significa che, presto o tardi, ciascuno di noi dovrà fare i conti con ciò che non riusciamo a fare. Per molti questa esperienza giunge inequivocabilmente e inevitabilmente con la malattia e l’anzianità. In queste circostanze, sappiamo di essere indifesi, bisognosi delle cure altrui”.

“Ciò vuol dire che aver cura dei malati e degli anziani è particolarmente importante”, ha affermato il presule.

Nella sua omelia, monsignor Nichols ha citato le riflessioni di Benedetto XVI durante la visita al Regno Unito nel settembre scorso.

Il Pontefice ha sottolineato, ad esempio, che i progressi della medicina hanno favorito una maggiore longevità, affermando l’importanza di riconoscere la presenza di un crescente numero di anziani come “una benedizione per la società”.

“Provvedere alla cura delle persone anziane non dovrebbe essere anzitutto considerato come un atto di generosità, ma come il ripagare un debito di gratitudine”, ha dichiarato il Santo Padre.

L’Arcivescovo Nichols ha detto che il punto di vista del Pontefice “contrasta con alcuni atteggiamenti apparentemente prevalenti nella nostra società”.

A questo proposito, ha citato un rapporto sull’abbandono degli anziani negli ospedali, così come possibili tagli al budget che potrebbero ricadere sulle spalle degli anziani.

Esseri spirituali

L’Arcivescovo ha anche parlato dell’assistenza spirituale degli anziani, ricordando che quando “dimentichiamo che siamo esseri spirituali e viviamo giorno per giorno come se Dio non esistesse costruiamo su basi instabili”.

Richiamando ancora le parole del Papa, ha ricordato che “i malati e gli anziani hanno molto da insegnarci”.

“La dignità di ogni paziente è radicata nel significato del Segno della Croce: il fatto che la mente, il cuore e la forza di ogni persona sono e sono sempre stati benedetti da Dio. Ringrazio Dio per la testimonianza che tanti, a Lourdes e altrove, offrono di questa verità: che ogni persona è amata da Dio, dal concepimento alla morte naturale, e merita la nostra assistenza e il nostro amore rispettosi”.
 
L’Arcivescovo ha infine riflettuto sulla difficoltà di accettare la volontà di Dio quando arriva la malattia.

“Questa deve essere ogni giorno la nostra preghiera, nella salute e nella malattia, nella gioia e nel dolore”, ha detto. “Finché lotteremo per vivere come il Signore ci insegna, non importa ciò che le circostanze possano portare, non importa quale malattia o incapacità ci possa essere imposta, siamo invitati a pronunciare queste parole: ‘Sia fatta la tua volontà’”.

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ZENIT Staff

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