Un amore tradito e rinnegato

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

Il brano si colloca nel contesto dell’ultima cena, dopo la lavanda dei piedi come segno dell’amore servizievole di Gesù nei confronti dei suoi discepoli. Risaltano le figure di tre discepoli: Giuda Iscariota, di cui il Signore preannuncia il tradimento; il discepolo che Gesù amava, che chiede a Gesù spiegazioni sull’identità del traditore; Simon Pietro, curioso e turbato alla notizia del tradimento, ma anche ingenuamente desideroso di seguire Gesù e di dare la sua vita per lui. Mentre, in un ultimo tentativo, usa un gesto di riguardo nei confronti di Giuda, al quale porge un boccone, Gesù preannuncia il triplice rinnegamento di Pietro. 

Meditazione

Durante questa Settimana Santa, celebriamo il grande amore di Dio per noi, espresso nella croce-glorificazione di Cristo, obbediente alla missione del Padre per portare la salvezza a tutti gli uomini; ma facciamo anche memoria del tradimento e del rinnegamento degli uomini. La cena, che vuole essere da parte di Gesù il gesto supremo di amore e di amicizia per i suoi discepoli, è il luogo in cui matura il tradimento di Giuda e in cui viene annunciato il rinnegamento di Pietro. Ciò che colpisce è il fatto che addirittura due discepoli lo tradiscono e lo rinnegano. Il tradimento di Giuda e il rinnegamento di Pietro sono diversi sia nelle motivazioni che nel loro risultato, ma sono ambedue segno della debolezza umana di fronte all’amore di Dio. Pietro, nonostante il suo entusiasmo e la sua presunzione, rinnegherà il Signore per paura, anche se poi al rinnegamento seguirà il pentimento che apre alla fede nel perdono di Gesù. Egli continua a credere nell’amore di Gesù. In Giuda, che si allontana dalla Luce che è Cristo, accecato dalla tenebra del peccato, c’è invece il tradimento calcolato per interesse e un tardivo pentimento che porta a dubitare del perdono di Gesù, al senso di colpa, al dubbio sull’amore di Gesù, alla disperazione e al suicidio. Al centro sta l’amore di Cristo che, nonostante l’ingratitudine, il tradimento e i rinnegamenti umani, si immola liberamente per i peccati di tutta l’umanità, e la salva. La passione di Gesù, con le sue sofferenze e la sua morte, è il momento più profondo di solidarietà di Dio con l’uomo che soffre e che muore. La Settimana Santa vuole essere per tutti noi un invito a seguirlo sulla via della croce per essere partecipi della sua gloria. 

Preghiera

«Accendi, Signore, le volontà di tutti a superare le barriere che dividono, a rinsaldare i vincoli della mutua carità, a essere pronti a comprendere, a compatire, a perdonare, affinché nel tuo nome le genti si uniscano, e trionfi nei cuori, nelle famiglie, nel mondo la pace, la tua pace»  (Giovanni XXIII). 

Agire

Eviterò ogni spirito di superiorità e di presunzione, e farò un atto di umiltà per seguire Gesù Cristo crocifisso.

Meditazione del giorno a cura di monsignor Michele Pennisi, arcivescovo eletto di Monreale, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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