I loro disegni coloreranno nei prossimi giorni la grotta di Massabielle a Lourdes, e uno di essi, ritenuto il più significativo, sarà inviato a Papa Francesco per assicurargli la loro preghiera e vicinanza. I protagonisti di questo piccolo ma affettuoso gesto nei confronti del nuovo successore di san Pietro sono i venticinque bambini del reparto di oncologia pediatrica del Policlinico “Agostino Gemelli” di Roma che prendono parte, da oggi all’11 aprile, al pellegrinaggio a Lourdes dell’Unitalsi. Ad accompagnare i piccoli degenti dell’ospedale della capitale ci saranno i genitori e il personale medico ed infermieristico che viaggeranno sul treno bianco che partirà dalla stazione di Roma Ostiense con circa mille pellegrini.
Durante la loro permanenza a Lourdes, i bambini realizzeranno dei disegni dedicati a Papa Bergoglio, memori, del fatto che anche il Pontefice prega nella piccola grotta dedicata alla Madonna di Lourdes nei Giardini vaticani. Proprio in riferimento a questo particolare, i bambini del “Gemelli”, in collaborazione con l’Unitalsi, oltre al loro disegno più bello, intendono far pervenire al Papa un desiderio: quello di essere da lui accolti, al ritorno dal pellegrinaggio, per recitare insieme un’Ave Maria in quella grotta mariana in Vaticano.
“Questo semplice gesto di affetto di alcuni bambini ammalati nei confronti di quello che sentono davvero come il Padre di tutti – ha dichiarato Salvatore Pagliuca, Presidente Nazionale dell’Unitalsi – vuole rappresentare un invito speciale al Santo Padre, per pregare insieme a lui davanti alla riproduzione della Grotta di Lourdes presente in Vaticano”.
A guidare i pellegrini saranno l’Assistente Regionale dell’Unitalsi don Gianni Toni e gli assistenti delle singole sottosezioni dell’associazione, coadiuvati da volontari, da sempre vicini ai tanti malati accompagnati nei santuari mariani. Il pellegrinaggio è ispirato al tema pastorale scelto dall’Unitalsi per il 2013, “Percorrere Ia via della fede: un pellegrinaggio verso e con Gesù”, che rilegge il carisma unitalsiano della vicinanza al mondo della sofferenza.
* Per ulteriori informazioni: www.unitalsi.it