Un successo la convention nazionale di CogitoEtVolo

Più di 200 studenti di scuola superiore hanno incontrato, lo scorso 13 aprile, gli scrittori Costanza Miriano e Alessandro D’Avenia e il regista Gennaro Nunziante

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Tre splendidi ospiti e più di duecento ragazzi letteralmente euforici, in un pomeriggio che per Roma è stato più estivo che primaverile. Caldo dal punto di vista climatico ma anche per ciò che i ragazzi si sono portati a casa. “Ci hanno ricordato di inseguire i nostri sogni. È stato un momento emozionante. Ci hanno trasmesso la speranza in un futuro possibile. Un clima bellissimo: gli ospiti non sembravano così distanti dalla nostra realtà”. Sono alcune delle testimonianze che i ragazzi ci hanno lasciato al termine dell’incontro con Costanza Miriano, Gennaro Nunziante e Alessandro D’Avenia.

Ma andiamo con ordine e cerchiamo di ridare voce ad un pomeriggio che per molti sarà indimenticabile. È il 13 aprile 2013 e già dalle tre e mezza i ragazzi cominciano a presentarsi all’entrata dell’hotel Casa tra noi, sede della terza convention nazionale di Cogitoetvolo. L’attesa dei ragazzi – e non solo la loro – è grandissima soprattutto per i tre ospiti, tanto diversi tra loro ma accomunati da ciò che per i ragazzi rappresenta il desiderio forse più grande: l’aver trasformato i propri sogni in realtà.

Il primo ad arrivare è Alessandro D’Avenia, accompagnato dagli amici di Cogitoetvolo, di cui anche lui è uno dei fondatori. C’è il tempo per le interviste e soprattutto per gli autografi, le dediche e le foto. Decine di ragazzi e soprattutto ragazze si mettono in fila, ordinatamente, con negli occhi e nel cuore il desiderio di rubare al giovane scrittore e docente anche solo un briciolo del suo amore per la vita e del suo contagioso entusiasmo.

Mentre i ragazzi attendono pazientemente il loro turno, arrivano anche Costanza Miriano e Gennaro Nunziante. Giunge il momento di iniziare, tra la felicità di chi non aspettava altro e la delusione di chi non è riuscito a farsi fare l’autografo da D’Avenia. Prima di cominciare c’è giusto il tempo per sorteggiare tra i partecipanti alcune sacche-gadget di Cogitoetvolo e una copia del DVD di Bianca come il latte, rossa come il sangue, appena sarà disponibile: lo vince Elisabetta, un’incredula quanto raggiante liceale romana.

La prima a parlare è Costanza Miriano. Racconta la sua vita, scherza sul fatto che non è famosa tra i ragazzi quanto lo è Alessandro D’Avenia: “i miei numeri non sono quelli di Alessandro; pensate che chiamavo mia madre per dirle di comprare il libro tutti i giorni…”.

Cita Dino Buzzati e racconta la storia del Colombre, il mostro marino che Stefano, il ragazzo protagonista, cerca di sfuggire per tutta la vita, nel terrore che lo voglia divorare. Una vita passata a scappare dal mostro che, però, quando Stefano è ormai vecchio e si decide ad affrontarlo, gli rivela che in realtà lo inseguiva  per consegnargli la Perla del mare, che lo avrebbe reso per sempre felice; ma è troppo tardi, perché Stefano muore poco dopo.

“Quanti di noi hanno paura del Colombre e non affrontano una vita che spesso ci vuole riservare bellissime sorprese che neanche immaginiamo?” è il concetto che la Miriano trasmette ai ragazzi. La scrittrice e giornalista non perde occasione per testimoniare la sua fede in Dio e la sua fortissima convinzione che essa sia alla base di una vita veramente felice: “è inutile cercare altrove”, dice. Piace alle tante ragazze presenti in sala quando afferma che “le donne hanno un grande dono: portano in sè l’umanità intera”.

Poi è la volta di Gennaro Nunziante, letteralmente esilarante. Il regista dei film di Checco Zalone intrattiene il pubblico con una serie di divertentissime battute – “ho scelto questo lavoro perché non volevo lavorare!“ – tra le quali non mancano i messaggi che intende fare arrivare ai ragazzi: “tenete gli occhi aperti, fate tesoro di tutto quello che vi succede. Anche se sbagliate – tanto – quando riproverete sbaglierete di nuovo ma lo farete meglio”. E ancora: “sapete quanti pali in fronte ho preso io? Perchè fa molto bene, ogni tanto, prendere qualche bel palo sulla fronte…”

Alessandro D’Avenia, che parla per ultimo, inizia col ringraziare i suoi genitori, perché – dice – “mi hanno insegnato a guardare il cielo con i piedi per terra“. E poi prosegue con alcuni dei concetti chiave che ci ha ormai abituato a sentire, idee che ha il grande talento di presentare in maniera sempre nuova e affascinante.

Ci ricorda di quanto sia fondamentale per noi la bellezza: “vogliamo che le cose belle siano per sempre. Vogliamo che l’amore sia per sempre! Dostoevskij diceva che la bellezza salverà il mondo… Ma la bellezza è già nel mondo”.

Torna a parlare dei genitori, dei prof e degli adulti in generale: “I grandi insegnanti sono un po’ mamma, perché individuano il tuo lato positivo, e un po’ papà, perché ti sfidano: il mio grande modello fu Don Pino Puglisi, che un giorno non tornò più a scuola, perché l’avevano ammazzato…”.

D’Avenia conclude con un invito ad essere pienamente se stessi, precisando che “per essere davvero originali bisogna ricordarsi come si è stati da bambini… se non sei te stesso, sei come tutti gli altri! Non accettare mai copioni scritti da altri”.

È tardi e alcuni degli ospiti devono andare via. C’è il tempo di fare alcune domande ad Alessandro D’Avenia prima di salutarlo con la speranza di rivederlo presto, molto presto. Anche Gennaro Nunziante ci deve lasciare subito. Costanza Miriano, che vive a Roma, riesce a trattenersi ancora un po’ per parlare con i ragazzi, firmare qualche autografo e rilasciare un’intervista che vi riproporremo nei prossimi giorni.

Sono le 19,00. Cala il sipario su un pomeriggio entusiasmante, ricco, di quelli che ti lasciano dentro qualcosa che va ben oltre le emozioni che pure abbiamo provato in maniera intensa.
La convention di Cogitoetvolo finisce qui. Almeno quella pubblica. Perché in realtà alcuni di noi, cogitanti provenienti da diverse città d’Italia, si ritroveranno a lavorare assieme il giorno dopo. L’obiettivo è quello di continuare a sognare come far sognare i nostri lettori. Inutile dirvi che di idee ne abbiamo avute tante. Ed è superfluo aggiungere che non dovrete fare altro che continuare a seguirci!

Fonte: www.cogitoetvolo.it

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Saverio Sgroi

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