Un gruppo di docenti universitari, professionisti della salute ed avvocati provenienti da varie regioni del Belgio e da vari orizzonti filosofici, ha annunciato la creazione del sito internet Euthanasie STOP.
Per l’occasione, gli iniziatori hanno lanciato anche un appello: “Voi non siete favorevoli all’ampliamento della legge sull’eutanasia ai minori e alle persone dementi: fatelo sapere! Condividete il vostro punto di vista critico sul sito Euthanasie STOP”.
Alla domanda “Perché Eutanasia STOP”, il sito spiega che la legge approvata nel maggio del 2002 “crea un quadro che permette ad un paziente di formulare una domanda di eutanasia e ad un medico di accedervi, a certe condizioni, senza commettere una infrazione penale”.
Secondo i promotori di Eutanasia STOP, è arrivato il momento di lanciare l’allarme, visto che oggi sono in discussione in Parlamento delle “nuove proposte di legge che mirano ad ampliare il campo di applicazione della legge ai minori di età e alle persone dementi”. La mossa – avvertono i firmatari – sembra godere dell’appoggio della maggior parte dei partiti.
Questa scelta, però, non è condivisa da tutti i cittadini, e sfortunatamente l’accesso ai media tradizionali non viene facilitato. Per questo motivo, il sito si propone come “uno spazio di espressione pubblica, aperto a tutti coloro che desiderano far sentire una voce di dissenso”.
Per gli iniziatori di Euthanasie STOP è difficile immaginare che un dibattito così cruciale per il futuro della medicina e della società venga confinato tra le mura di una commissione parlamentare.
Tra i firmatari dell’iniziativa civica spiccano anche alcuni esponenti religiosi, tra i quali il Superiore Generale dei Fratelli della Carità (Broeders van Liefde), René Stockman, il Grande Rabbino di Bruxelles, Albert Guigui, e l’imam Brahim Bouhna.