In via Appia Nuova si trova la parrocchia di Ognissanti, unica chiesa cattolica in tutta Roma con questo nome e la prima in cui, il 7 marzo 1965, venne celebrata la Messa in italiano. In prossimità della festa di tutti i santi, abbiamo intervistato il parroco, don Francesco Mazzitelli, dell’opera di San Luigi Orione.
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Quando ha origine la festa di Ognissanti e qual è il suo significato?
Don Francesco Mazzitelli: La festa di Ognissanti nasce come celebrazione nel IV secolo ad Antiochia. Ne abbiamo testimonianza nei sermoni di alcuni Padri della Chiesa, tra cui San Giovanni Crisostomo. Attualmente la celebriamo il primo novembre, però nel corso dei secoli è stata ricordata in date diverse, come la domenica dopo Pentecoste, il venerdì dopo la domenica in Albis e il 13 maggio, giorno in cui, nel 610, Bonifacio IV intitolò per la prima volta una chiesa alla Beata Vergine Maria e a tutti i santi: era la chiesa del Pantheon.
La data del primo novembre risale al pontificato di Gregorio III, che tra il 731 e il 741 dedicò una cappella, in Vaticano, a tutte le reliquie dei santi. Nell’835, con Papa Gregorio IV e su impulso di Ludovico il Pio, la solennità venne diffusa in tutto il Regno dei Franchi, per poi assumere carattere universale grazie ai monaci di Cluny.
Il significato di questa festività sta nel celebrare i meriti e l’intercessione di tutti i santi canonizzati e non canonizzati. Scrive San Paolo che Gesù Cristo è “l’unico Mediatore” tra Dio e gli uomini. Seppur unica, tale mediazione non è esclusiva, poiché nella Sua intercessione continua presso il Padre, Cristo associa a sé la Beata Vergine Maria e i meriti di tutti i santi.
Cos’è la santità?
Don Francesco Mazzitelli: È Dio che rende gli uomini partecipi della Sua vita per mezzo del battesimo. Negli scritti apostolici i battezzati vengono chiamati “i santi” e, infatti, chi riceve questo sacramento riceve una santità ontologica cui deve far corrispondere la santità morale della vita. La santità è un dono di Dio, cioè è il dono del Suo amore. Benedetto XVI nella Deus caritas est parla proprio di questo: l’incontro con Gesù, che consiste nel conoscere l’amore di Dio, cambia l’orizzonte della vita dell’uomo.
La festa di Ognissanti ci ricorda che ogni cristiano è chiamato alla santità, quindi a realizzare in pienezza il proprio battesimo. Pensiamo alla semplicità dei santi. Un giorno, al rientro dalla messa domenicale, Santa Clelia Barbieri disse alla madre: “Sai, oggi ho capito come si fa a diventare santi: basta dire sempre di sì a Gesù”. Aveva solo sette anni.
Perché questa parrocchia si chiama Ognissanti?
Don Francesco Mazzitelli: Fuori le mura di San Giovanni non c’erano attività pastorali, così nel 1908 Pio X chiamò il nostro fondatore, San Luigi Orione, per iniziare un’opera di evangelizzazione nel quartiere Appio. Il 25 marzo 1908 sorse il primo luogo di culto della zona. Alla domanda di Don Orione su quale avrebbe dovuto essere il nome della nuova parrocchia, Pio X rispose che il santo, per adempiere a quella missione pastorale, avrebbe avuto bisogno dell’aiuto di tutti i santi. Da qui il titolo di Ognissanti.