Arcivescovo sloveno: la Chiesa punta sulla nuova evangelizzazione

Visita “ad limina Apostolorum” dei Vescovi della Slovenia

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CITTA’ DEL VATICANO, mercoledì, 23 gennaio 2008 (ZENIT.org).- La nuova evangelizzazione è l’obiettivo principale della Chiesa in Slovenia, ha affermato l’Arcivescovo di Lubiana, monsignor Alojz Uran.

Il presule guida i Vescovi sloveni nella loro visita quinquennale ad limina Apostolorum al Papa e alla Curia Romana.

La Slovenia è entrata nel 2004 a far parte dell’Unione Europea, e dal 1° gennaio 2008 ne detiene la presidenza di turno. E’ stato il primo Paese dell’ex blocco orientale ad adottare l’euro, lo scorso anno.

Tuttavia, il rapido adattamento agli standard occidentali non è stato indolore, osserva l’Arcivescovo.

“La Chiesa in Slovenia vive come la Chiesa della maggior parte dei Paesi cattolici europei”, ha rivelato alla “Radio Vaticana”.

“Subisce pressioni da parte del mondo, vive la crisi di fede al suo interno”.

Il maggior benessere, spiega, “ha portato una tiepidezza nella vita di fede, che in alcuni casi si manifesta nell’assenza di prassi religiosa”.

“Il consumismo è la nuova religione, che sta già dando i suoi effetti negativi nel calo della qualità della vita. L’‘avere’ prevale sull’‘essere’”.

Nonostante questo, constata il presule, la comunità cattolica slovena “gioisce dei segni di speranza, quando anche i cosiddetti ‘lontani’ si avvicinano alla Chiesa e vengono a conoscere il cristianesimo come valore”.

Undici anni fa, la Chiesa locale ha adottato come slogan “scegli la vita”, ha ricordato monsignor Uran. Oggi, ha concluso, l’attenzione “è rivolta alla famiglia, alla sua apertura alla vita. E ai giovani, che sono chiamati a prepararsi alla vita, alla vita familiare. Il percorso da seguire è la nuova evangelizzazione”.

La Slovenia ha poco più di due milioni di abitanti, per il 70% cattolici.

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ZENIT Staff

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