Da bambino, con lo zio Piero andavo volentieri nei campi…dove mi insegnava molte cose. Era il mio professore non solo e non tanto a parole, ma soprattutto lavorando la terra.
Ho già raccontato il suo meraviglioso insegnamento della pesca mentre infilava un verme nell’amo: “sarai pescatore di uomini se anche tu, infilato come un verme sulla croce di Gesù, ti donerai per amore in pasto al tuo prossimo”.
Ma questa volta voglio parlare della nostra attraversata di tutto il campo con un carro pieno di letame. Mentre io a piedi guidavo a passo lento un paio di buoi, peraltro miti, lo zio con la forca spargeva letame a destra e a sinistra del carro.
Stavo attento a non sbagliare l’operazione assegnatami, ma soprattutto non perdevo una parola che dal carro, mio zio mi rivolgeva tra una “forcata” e l’altra.
Arrivati alla fine del campo, mi sento dire che tutto il letame che abbiamo sparso è diventato prezioso perché l’abbiamo donato alla terra. Ora è pronto ad entrare e arricchire quel solco che domani l’aratro farà in attesa del seme.
Poi, con un tocco magico, come ciliegina sulla torta, issandomi sul carro, ormai diventato la sua cattedra, lo zio Piero sentenzia: “Ascoltami, Andrea; se nella vita tu guadagnassi anche il mondo intero, ricordati sempre che il denaro è come il letame: non vale niente se rimane ammucchiato, ma è prezioso se è sparso per gli altri”.
Ciao da p. Andrea
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