Un’operazione condotta dalle forze di sicurezza irachene a nord di Baghdad ha ucciso oggi 18 terroristi dello Stato islamico (Is), ferendone altri sette. Ad annunciare la notizia ai siti iraniani è stato il comandante Abdul-Amir al-Shamri, spiegando che l’operazione si è concentrata nella zona di al-Nabaeh. “Le forze irachene – ha dichiarato – hanno anche distrutto un veicolo blindato nel corso dell’operazione”.
Intanto negli Stati Uniti è stato riattivato l’account ufficiale Twitter del Comando centrale Usa, dopo che alcuni hacker facenti capo all’Isis si erano infiltrati alterandolo. Il nome dell’account @CENTCOM era stato infatti sostituito con ‘Cybercaliphate’, ed era stata pubblicata una foto di un militante jihadista con la kefia bianca e nera che gli nasconde il volto e la scritta “I love you Isis”.
Il Comando ha quindi annunciato ieri con un tweet: “Siamo tornati! Il Centcom ha temporaneamente sospeso il suo account dopo un atto di cyber vandalismo”. Dall’account i terroristi avevano inoltre postato frasi del tipo: “Soldati americani, stiamo arrivando, guardatevi le spalle”. E poi: “L’Isis è già qui, siamo nei vostri pc, in ogni base militare. In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso, il Cyber-califfato continua la sua CyberJihad”.
Un incidente che ha creato imbarazzo al Pentagono anche perchè gli hacker hanno alterato anche il profilo YouTube del Centcom con l’inserimento di due video di propaganda pro-Isis. Il Comando centrale Usa, che coordina le operazioni militari della coalizione in Medio Orienteha poi precisato in un comunicato che nonostante l’attacco, “i network operativi militari non sono stati compromessi e non c’è alcun impatto operativo per il Centcom”.
Dalla Francia ancora scossa per l’attentato terrorista di mercoledì 7 gennaio, arriva poi la notizia della uscita in edicola del nuovo numero della rivista satirica “Charlie Hebdo”. A confermarlo il caporedattore Gerard Biar, che dopo la strage ha preso le redini del giornale al posto di ‘Charbe’, vittima della strage.
“Vi faremo ridere, perché abbiamo pianto abbastanza”, ha detto Biar, aggiungendo: “Habemus la copertina. È stata dura ma, quando richiede tempo, il risultato è ancora migliore. Il disegno giusto è saltato fuori all’improvviso, ma abbiamo subito capito che era lui”.
E la copertina ritrae ancora Maometto che, su uno sfondo verde, con una lacrimuccia, regge un cartello con la scritta: “Je suis Charlie”. Sulla sua testa campeggia la frase: “Tout est pardonné (Tutto è perdonato)”.
Il giornale, questa settimana, avrà una tiratura di tre milioni di copie e verrà pubblicato in 16 lingue.