Ultima tappa del Pontefice nel Ceylon è stata il Santuario di “Our Lady of Lanka”(Nostra Signora di Lanka), situato lungo la strada che lo ha portato dalla Nunziatura all’aeroporto internazionale “Bandaranaike”. Il Santuario non è altro che una piccola Chiesa di stile asiatico costruita nel sobborgo di Tewatte, al cui interno si venera la Madonna, “Nostra Signora di Lanka”.
Giunto in macchina, il Santo Padre è stato accolto da padre Mahamalage Quinnus Fernando, rettore dell'”Istituto Culturale Benedetto XVI” accluso alla Chiesa. E’ questo un istituto nato su iniziativa del cardinale Ranjith al fine di collaborare con le autorità e riconciliare tutte le istituzioni civili e religiose del Paese, dopo la lunga e sanguinosa guerra civile tra le etnie singalese e tamil.
Nella cappella del Santuario, Francesco ha potuto raccogliersi in preghiera per alcuni minuti accompagnato dai una decina di gesuiti della comunità locale. Presenti anche un coro e un piccolo gruppo di pescatori. Altre centinaia aspettavano invece il Papa all’esterno. Proprio loro sono stati i principali collaboratori nella costruzione del Centro.
La Basilica invece – ricorda Asia News – è frutto di un voto dell’arcivescovo di Colombo, mons. Jean-Marie Masson, il quale nel 1940 si impegnò a costruire un edificio dedicato a Maria, se all’isola fossero stati risparmiati gli orrori della guerra.
Nel 1946 ottenne il permesso vaticano di realizzare la chiesa e dedicarla alla Nostra Signora di Lanka. Papa Pio XII nel 1948 proclamò la Madre Benedetta protettrice dello Sri Lanka. La costruzione iniziò nel febbraio del 1951. La statua della Madonna di Lanka è stata benedetta da Papa Pacelli e portata nell’Isola nel 1952. La messa di consacrazione del 1974 venne officiata da tutti i vescovi del Paese, guidati dal cardinal Thomas Cooray.
Dopo il momento di orazione privato e il saluto ai fedeli presenti, il Papa si è quindi spostato in aeroporto per il volo. L’arrivo nelle Filippine è previsto intorno alle 17.45, ora locale (10.45 ora di Roma). Nel suo tragitto, il velivolo sorvolerà gli spazi aerei di India, Myanmar, Thailandia, Cambogia e Vietnam, per una distanza di 4.567 km. L’atterraggio avverrà a Villamor Air Base di Manila, di fronte al Terminal commerciale dell’Aeroporto Ninoy Aquino.