La Conferenza Episcopale Italiana ha accolto l’appello di papa Francesco all’accoglienza dei profughi “con la gratitudine di chi riconosce nel Successore di Pietro colui che, anche nelle situazioni più complesse, sa additare le vie per un Vangelo vissuto”.
L’appello del Pontefice alle parrocchie, comunità religiose, monasteri e santuari d’Europa “trova le nostre Chiese in prima fila nel servizio, nell’accompagnamento e nella difesa dei più deboli”, si legge in un comunicato a firma del cardinale Angelo Bagnasco e di monsignor Nunzio Galantino, rispettivamente presidente e segretario della CEI.
“È un appello – prosegue la nota – che in queste settimane custodiremo nel respiro della preghiera e del confronto operativo, arrivando a fine mese a consegnarlo al Consiglio Episcopale Permanente (30 settembre – 2 ottobre), al fine di individuare modalità e indicazioni da offrire a ogni diocesi”.
I massimi vertici dell’episcopato italiano prendono atto dell’esortazione del Santo Padre che, per l’Anno della Misericordia, ci chiede di “aprire il nostro cuore a quanti vivono nelle più disparate periferie esistenziali, che spesso il mondo moderno crea in maniera drammatica” e poi chiude in un’“indifferenza che umilia”.
“Oggi rinnoviamo la nostra disponibilità a curare queste ferite con la solidarietà e l’attenzione dovuta, riscoprendo la forza liberante delle opere di misericordia corporale e spirituale, via che conduce sempre più al cuore del Vangelo”, concludono poi il cardinale Bagnasco e monsignor Galantino.