George Bush: ricevere il Papa è un privilegio

Si rivolge a 2.000 cattolici riuniti alla Prayer Breakfast

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di Carrie Gress

WASHINGTON, D.C., venerdì, 18 aprile 2008 (ZENIT.org).- Ricevere Papa Benedetto XVI negli Stati Uniti è stato un privilegio, ha affermato il Presidente George W. Bush.

Lo ha detto questo venerdì alla V Prayer Breakfast Cattolica Nazionale Annuale (NPCB), un incontro di politici cristiani che si svolge ogni anno e a cui hanno partecipato circa 2.000 persone. Il tema di questa edizione, visto che l’evento ha coinciso con la visita del Papa negli Stati Uniti, è “Una celebrazione di Benedetto XVI in America”.

“E’ veramente un miracolo”, ha detto a ZENIT riferendosi a questa coincidenza Austin Ruse, vicepresidente della NCPB.

Il Presidente Bush, dopo aver salutato i molti dignitari presenti, incluso il presidente della Corte Suprema, John Roberts, ha parlato della visita del Santo Padre a Washington e alla Casa Bianca.

“E’ una settimana di gioia – ha detto –. E’ un momento di felicità per i cattolici – e non è stato tanto male neanche per i metodisti. L’entusiasmo era evidente. Le strade erano affollate di persone emozionatissime per il fatto Papa fosse qui. Ed è stato un grande privilegio dare il benvenuto a quest’uomo negli Stati Uniti”.

“Per quanti di voi erano presenti alla cerimonia del South Lawn [il prato che fiancheggia la Casa Bianca, ndt.], è stato un momento molto speciale. E lo è stato anche poter parlare con il Santo Padre nello Studio Ovale. E’ un umile servo di Dio, e un brillante professore. Ha un animo caldo e generoso. E’ coraggioso nel difendere le verità fondamentali”.

“Sua Santità crede che la libertà sia il dono dell’Onnipotente a ogni uomo, donna e bambino sulla terra. Capisce che ogni persona ha un valore, o, per usare le sue parole, ‘ognuno di noi è desiderato, ognuno di noi è amato, [e] ognuno di noi è necessario’”, ha aggiunto Bush, ricevendo una standing ovation per aver sottolineato il valore di ogni vita umana.

L’oratore principale dell’evento è stato il Vescovo Robert Finn di Kansas City, Missouri. Tra gli altri, sono intervenuti il teologo Michael Novak e il presentatore dell’emittente cattolica EWTN Marcus Grodi.

Logan Gage, analista politico al Discovery Institute, ha partecipato all’evento pur non essendo cattolico, ma presbiteriano. “E’ divertente vivere questo momento con i miei buoni amici cattolici – ha confessato –. Mi piace il Papa e penso che il Presidente Bush abbia fatto bene a parlare dell’impegno di Papa Benedetto per le verità fondamentali. Penso che molti di noi non cattolici apprezzino molto questo e il suo impegno per queste verità”.

Joseph Cella, fondatore e presidente della NCPB, ha detto che il successo dell’evento di Washington ha ispirato altri Stati e altre città ad organizzare eventi di questo tipo, ad esempio due in California e uno a Chicago, e se ne prevedono altri.

“Siamo in contatto con sei Paesi stranieri perché organizzino preghiere di questo tipo, tra cui Indonesia, Singapore, India, Hong Kong”.

Quanto all’Europa, Cella ha detto di pensare per il futuro all’Italia e alla Polonia. “Lo Spirito Santo è su questa iniziativa e preghiamo che continui a crescere”.

[Traduzione dall’inglese di Roberta Sciamplicotti]

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ZENIT Staff

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