di Alexandre Ribeiro

INDAIATUBA, venerdì, 11 aprile 2008 (ZENIT.org).- La CNBB (Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile) ha promosso questo mercoledì il lancio di una grande iniziativa popolare a favore di un disegno di legge per l'etica nella politica.

L'idea della nuova disposizione legislativa nasce sulla scia della Legge 9.840, promulgata nel 1999, quando un milione di brasiliani ha sottoscritto l'iniziativa che oggi combatte la compravendita di voti e l'uso della macchina amministrativa nelle elezioni del Paese.

“Più di un milione di brasiliani ha reso possibile la punizione di oltre 600 politici sorpresi a comprare voti o a sviare i beni della pubblica amministrazione a favore delle proprie candidature”, ha spiegato il Presidente della CNBB, monsignor Geraldo Lyrio Rocha.

L'Arcivescovo di Mariana ha sottolineato che “è giunto il momento di compiere un altro passo”.

Il nuovo progetto renderebbe non eleggibili, nel corso dell'iter del processo, i politici condannati dalla Giustizia in prima istanza. Sarebbe impedito di recarsi alle urne fino alla sentenza anche ai politici processati direttamente dal Ministero Pubblico.

Si prevede inoltre l'ineleggibilità dei politici che rinunciano ai propri incarichi pubblici per eludere possibili punizioni per violazione del decoro.

“Alla base della nuova iniziativa c'è l'idea che quanti sono coinvolti in un processo per delitti gravi debbano essere temporaneamente allontanati dalla vita politica, finché non risolveranno i propri problemi giudiziari”, ha spiegato monsignor Geraldo Lyrio.

Secondo il Presidente della CNBB, non si tratta di “considerare colpevole qualcuno che non ha ancora esaurito tutte le sue possibilità di difesa, ma di prevenire il possibile accesso alle cariche pubbliche di persone con processi in corso”.

“Questa misura così semplice, insieme ad altre previste nella nuova iniziativa popolare, ci aiuterà a rafforzare ancor di più la nostra democrazia, consolidando l'etica del servizio al prossimo e al bene come base della partecipazione alla vita politica”, ha affermato.

Alla base del nuovo disegno di legge di iniziativa popolare c'è il Movimento per la Lotta alla Corruzione Elettorale, una rete di entità sociali della quale fanno parte, tra le altre istituzioni, la CNBB e l'OAB (Ordine degli Avvocati del Brasile).

Il Presidente dell'OAB, Raimundo Cezar Britto Aragão, ha sottolineato il significato dell'iniziativa.

Secondo Cezar Britto, non si tratta “semplicemente di avviare un disegno di legge al Congresso e rimanere ad attendere il risultato, ma di chiamare il popolo alla riflessione e chiedere che partecipi più attivamente alla vita politica”.

[Traduzione dal portoghese di Roberta Sciamplicotti]