NEW YORK, venerdì, 18 aprile 2008 (ZENIT.org).- Questo venerdì, il Segretario Generale Ban Ki-moon nel dare il benvenuto a Papa Benedetto XVI ha sottolineato gli obiettivi fondamentali che uniscono l'ONU e la Chiesa cattolica.

“Sua Santità, benvenuto nella nostra casa comune”, ha detto al Pontefice sorridente presentandolo all'Assemblea di 192 membri al Quartier generale dell'ONU a New York.

“In molti modi, la nostra missione ci unisce alla sua. Lei ha parlato dell'enorme sfida della povertà che affligge una gran parte della popolazione mondiale, e di come non dobbiamo permettere l'indifferenza e l'isolazionismo. Ha incoraggiato la non proliferazione delle armi nucleari, e ha chiesto un disarmo nucleare progressivo e concordato”.

“Lei ha spiegato chiaramente che quanti hanno maggior potere non devono usarlo per violare i diritti degli altri, e ha dichiarato che la pace si basa sul rispetto per i diritti di tutti – ha aggiunto –. Ha parlato delle risorse idriche e del cambiamento climatico in quanto fattori di grande importanza per l'intera famiglia umana”.

“Ha chiesto un dialogo aperto e sincero, sia all'interno della sua Chiesa che tra le religioni e le culture, alla ricerca del bene dell'umanità. Ha infine esortato alla fiducia e all'impegno nei confronti delle Nazioni Unite”.

Ban Ki-moon ha ricordato come il Papa abbia sottolineato la capacità dell'ONU di promuovere l'autentico dialogo e di sviluppare le strategie multilaterali per far fronte alle molteplici sfide di un mondo complesso e in rapida mutazione, e ha ribadito la fede che motiva il personale dell'Organizzazione.

“Sia che adoriamo un Dio, molti o nessuno, noi nelle Nazioni Unite dobbiamo sostenere e rafforzare ogni giorno la nostra fede. Visto che le richieste alla nostra Organizzazione si moltiplicano, abbiamo sempre più bisogno di questa fonte preziosa”.

“Sono profondamente grato a Sua Santità Papa Benedetto XVI per averci donato un po' della sua fede – e per aver riposto la sua fiducia in noi. Egli ha entrambe in abbondanza. Speriamo che la sua visita di oggi ci rafforzi”.

Il presidente dell'Assemblea Generale Srgjan Kerim ha detto al Papa che la sua visita ha rappresentato un modo molto forte di riconoscere la validità e l'importanza delle istituzioni internazionali, soprattutto delle Nazioni Unite.

“In un mondo pieno di controversie che possono sfociare in conflitti, violenza e atrocità, il ruolo delle istituzioni internazionali non ha alternative. Un efficace multilateralismo resta il nostro obiettivo, per raggiungere pace e stabilità sulla Terra”, ha affermato.

“Permettetemi di esprimere il mio alto apprezzamento per il prezioso contributo della Santa Sede all'operato dell'Assemblea Generale e soprattutto per il suo importante ruolo nella promozione della giustizia sociale, nel settore dell'educazione e nell'alleviare la povertà e la fame nel mondo”.