Sale a 17 il bilancio dei morti nel naufragio di un barcone avvenuto questa mattina al largo di Bodrum, in Turchia. Proprio la stessa località turistica, a sud-ovest del paese, dove il mese scorso la polizia aveva ritrovato il corpicino senza vita del piccolo Aylan, le cui foto avevano commosso il mondo. La penisola è infatti una delle mete più battute dai rifugiati che cercano di raggiungere l’isola greca di Kos. Il percorso è uno dei più brevi via mare dall’Asia al territorio dell’Ue.
Nei primi cinque mesi del 2015, più di 42mila persone, per lo più rifugiati, hanno raggiunto la Grecia via mare, secondo l’Unhcr, l’agenzia dell’Onu per i rifugiati che dichiara inoltre che più di 300mila persone finora hanno rischiato la vita per attraversare il mar Mediterraneo quest’anno, con circa 2.500 rifugiati e migranti morti o dispersi nel tentativo di raggiungere l’Europa.