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Nigeria: liberate 241 persone dalle mani di Boko Haram

Anche arresti e sequestri di armi e munizioni in un’operazione dell’esercito nello Stato del Borno. A Banki, 200 terroristi si arrendono alle forze militari

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In Nigeria l’esercito afferma di aver salvato 241 donne rapite e bambini tenuti prigionieri da parte del gruppo estremista islamico Boko Haram. Lo annuncia un comunicato diffuso ieri sera, nel quale l’esercito afferma di aver sgomberato gli accampamenti di Boko Haram nello Stato nordorientale di Borno, senza precisare dove i prigionieri erano stati rapiti e le loro condizioni. L’incursione ha consentito anche l’arresto di circa cinquanta militanti del gruppo. Sequestrate a Boko Haram armi e munizioni, alcune delle quali erano state sepolte dai miliziani nel tentativo di occultarle ai soldati: così ha affermato al quotidiano locale Punch un portavoce dell’esercito.

Centinaia di ostaggi sono stati liberati dalle mani dei Boko Haram quest’anno, ma nessuna delle 219 ragazze rapite in aprile 2014 da una scuola di Chibok erano tra le persone soccorse. A nulla hanno portato finora le trattative tra Governo e gruppo estremista, che dal 2009 ha ucciso almeno 14mila persone, per ottenere la liberazione delle donne. Il gruppo estremista islamico ha utilizzato decine di donne e ragazze negli ultimi attentati suicidi in Nigeria e nei vicini Ciad, Camerun e Niger. A nulla hanno portato finora le trattative tra Governo e gruppo estremista, che dal 2009 ha ucciso almeno 14mila persone, per ottenere la liberazione delle donne.
 
In queste ore giunge la notizia che oltre 200 terroristi di Boko Haram si sono arresi all’esercito nigeriano in una volta sola a Banki, vicino al confine con il Camerun. Lo rivelano i militari della Nigeria, che sostengono di aver riconquistato la cittadina. Un corrispondente della Bbc afferma che negli ultimi mesi, da quando l’esercito ha riconquistato quasi tutto il nord-est alla sanguinaria setta jihadista, decine di terroristi si sono arresi, ma si tratta del più grande gruppo ad averlo fatto in una volta sola di cui si abbia notizia. Un portavoce militare, citato dalla emittente, ha affermato che ora i Boko Haram verranno identificati ed interrogati uno ad uno e consegnati alla giustizia se colpevoli di assassinii e altre atrocità o comunque sottoposti a un protocollo di “deprogrammazione” psicologica e di rieducazione.

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ZENIT Staff

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