Virgen de la caridad del cobre  - Our Lady of Charity -  Virgin of Charity of Cobre

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La "Virgen de la Caridad de el Cobre": la 'madre' dei cubani amata dai Papi

Alcuni cenni storici sulla preziosa effigie mariana davanti alla quale Francesco, come i suoi predecessori e migliaia di pellegrini ogni giorno, si soffermerà in preghiera questa sera

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È una storia affascinante quella legata alla Virgen de la Caridad del Cobre, l’effigie mariana proclamata patrona di Cuba nel 1916 da Papa Benedetto XV. Questa sera Papa Francesco si recherà nella Basilica minore del Santuario, a Santiago de Cuba, per rendere omaggio e pregare davanti a colei che il 99% dei cubani – di cui solo il 10% cattolico praticante – considerano una “madre”.

Una devozione così sentita già dal 1606, anno in cui tre giovani pescatori, lo schiavo Juan Morteno, creolo di dieci anni, accompagnato dai fratelli indios Rodrigo e Juan de Hoyos, videro galleggiare sulle acque della Bahia de Nipe, nella costa nord occidentale di Cuba, una statuetta di legno adagiata su una tavola. Era alta solo circa 60 centimetri e rappresentava la Madonna con in braccio il Bambino Gesù che sorregge il globo terrestre. Sulla base, l’incisione: “Yo soy la Virgen de la Caridad”. 

I ragazzi tornarono a casa entusiasti di quella straordinaria scoperta. La piccola scultura fu presto portata presso il centro minerario di El Cobre, che in spagnolo significa rame (di qui l’attuale dicitura) dove, nel 1684, fu costruito un Santuario per ospitarla, a pochi chilometri da Santiago di Cuba. L’effigie fu vestita di una tunica bianca e coperta con un mantello ricamato in oro.

Il santuario di El Cobre si legò profondamente alla storia del paese. Proprio lì fu letto nel 1801 il “Manifesto per la libertà degli schiavi delle miniere di El Cobre”, grazie all’impegno a favore degli schiavi da parte del cappellano del Santuario, padre Alejandro Escanio. La Vergine della Carità del Cobre viene chiamata infatti anche la Virgen Mambisa, vale a dire la Vergine dei “mambì”, termine spregiativo con cui i Conquistadores indicavano la popolazione locale. Per questo motivo, i patrioti dell’indipendenza cubana si fecero chiamare proprio Mambises. 

Nel 1868, un promotore dell’abolizione della schiavitù e dell’indipendenza si recò in pellegrinaggio proprio al luogo di culto per pregare per la libertà di Cuba. E il 12 luglio del 1898, fu celebrata lì una Messa di ringraziamento per l’indipendenza dell’isola.

Riconosciuta come punto di riferimento spirituale della identità cubana, la Virgen fu poi proclamata solennemente patrona nazionale nel 1916, grazie anche all’insistenza dei veterani della lotta per l’indipendenza cubana che lo domandarono direttamente al Papa Benedetto XV tramite una serie di lettere. L’8 settembre 1927 fu poi inaugurato l’attuale Santuario.

Nel 1952, invece, la Vergine fu portata in pellegrinaggio per tutta l’isola. L’immagine si ricorda anche nel 1959, durante il Congresso nazionale cattolica, presente alla Messa celebrata nella Plaza de la Revolucion. Nel 1977, fu Paolo VI a concedere il titolo di Basilica minore al santuario di El Cobre.

Per ogni pellegrino che si reca a Cuba, la tappa dalla Madonna della carità è dunque obbligatoria. Papi inclusi. Giovanni Paolo II vi fece visita Il 24 gennaio 1998, incoronando la statua di Nostra Signora de la Caridad del Cobre. Benedetto XVI pregò davanti all’effigie mariana durante la sua visita pastorale a Cuba del 2012 – l’ultima prima delle dimissioni – accendendo un cero e donandole la Rosa d’oro, onorificenza creata da Papa Leone IX nel 1049. 

Sempre Ratzinger, nell’agosto 2014, ha voluto rimarcare la propria personale devozione alla Virgen pregando il rosario davanti alla copia in bronzo inaugurata nei Giardini Vaticani quello stesso mese, con una cerimonia di benedizione presieduta dal cardinale Tarcisio Bertone, insieme ai vescovi cubani venuti a Roma per l’evento.  

Ora è quindi il turno di Francesco che questa sera donerà un omaggio prezioso alla Madonna: un vaso d’argento con dei fiori d’argento e di ceramica, secondo la tradizione dei pellegrini che portano fiori. Centinaia di migliaia, questi, ogni giorno, da anni, concentrati soprattutto nei mesi di agosto e settembre durante i weekend. Oltre ai fiori, i vari fedeli lasciano offerte alla patrona di Cuba o ex voto. Come Ernest Hemingway che volle lasciare ai piedi della Vergine la prestigiosa medaglia che ricevette vincendo il Premio Nobel per la Letteratura nel 1954.

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Salvatore Cernuzio

Crotone, Italia Laurea triennale in Scienze della comunicazione, informazione e marketing e Laurea specialistica in Editoria e Giornalismo presso l'Università LUMSA di Roma. Radio Vaticana. Roma Sette. "Ecclesia in Urbe". Ufficio Comunicazioni sociali del Vicariato di Roma. Secondo classificato nella categoria Giovani della II edizione del Premio Giuseppe De Carli per l'informazione religiosa

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