Immaginando: il Festival che promuove il viaggio come scoperta di nuove culture

Silvia Tantardini, coordinatrice dell’evento, spiega le finalità di Immaginando e il rapporto tra viaggio e fede

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A pochi giorni dall’inizio di Immaginando, Festival di viaggi, luoghi e culture, ZENIT ha intervistato Silvia Tantardini, coordinatrice dell’evento dal 2008, la quale vuole far conoscere, attraverso il festival, il proprio territorio e contribuire a creare una piattaforma con le diverse realtà locali e nazionali. In particolare, mettendo a frutto la sua esperienza ventennale di organizzatrice di eventi e le sue conoscenze acquisite nei suoi vari viaggi, ha collaborato con diversi film makers per la realizzazione di alcuni documentari su tematiche sociali e ambientali, che sono il filo conduttore di tutte le edizioni di Immagimondo.

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Qual è la finalità primaria che si propone questo festival e come puó incidere nello stile dei viaggiatori?

Immagimondo è un festival che nasce nel 1997 dall’idea di un gruppo di amici, appassionati viaggiatori, con l’obiettivo di creare un punto di incontro, di scambio e di conoscenza. L’idea, che tuttora è al centro del festival, è quella di diventare un luogo in cui viaggiatori e aspiranti tali possano incontrarsi, scambiarsi esperienze, condividere progetti e programmare nuove avventure. Immagimondo, con i suoi tavoli di viaggiatori, crea occasioni per diffondere modi di viaggiare differenti, con l’intenzione di avvicinarsi con rispetto alle culture della popolazione locale, tenendosi lontani dai circuiti del turismo di massa.

Come fare per invogliare i viaggiatori a concepire il viaggio come conoscenza della cultura locale e non solo come scoperta dei luoghi?

Immagimondo è un festival per viaggiare con la fantasia e sognare una diversa società, è un’occasione per avvicinare Lecco al resto del mondo in modo responsabile, è una opportunità per confrontarsi con culture diverse e con differenti modi (e mezzi) di viaggiare.

Quali sono i consigli più utili per risparmiare su un viaggio, garantendo al massimo la sicurezza dei viaggiatori?

La scelta di una soluzione più economica spesso coincide proprio con la voglia di conoscere più a fondo le persone che incrociamo durante i nostri viaggi. Decidere di passare la notte a casa di “sconosciuti”, e non in un albergo, consente al viaggiatore di approfondire la cultura dei luoghi visitati, e di stabilire dei rapporti di amicizia che possano perdurare nel tempo. Anche per questo motivo che noi di Immagimondo abbiamo attivato una campagna di ospitalità dei viaggiatori (la couchsurfing). A questa richiesta hanno aderito molti amici dell’associazione Les Cultures (promotrice di Immagimondo), i quali ospiteranno i viaggiatori, per testimoniare l’apertura e l’accoglienza dei cittadini di Lecco.

Qual è il rapporto tra il viaggio, la fede cristiana e l’antropologia umana?

Viaggio e fede sono strettamente connessi. Il pellegrinaggio, inteso come viaggio fisico, diventa metafora di un viaggio interiore, si trasforma in opportunità di una crescita spirituale. Il viaggio è parte integrante di moltissime confessioni religiose; basti pensare ai molti cammini legati alla fede cattolica che attraversano antichi  sentieri dell’Europa e al Hajj, il pellegrinaggio dei musulmani verso la Mecca. Il viaggio, concepito come un cammino interiore di andare sia incontro all’altro che verso il trascendente, può diventare un modo per scoprirsi più vicini, al di là delle differenze.

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Osvaldo Rinaldi

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