Il card. Filoni a Rajshahi per 25° diocesi: "una Chiesa in missione tra gli adivasi"

Il prefetto di Propaganda Fide sarà in Bangladesh in visita pastorale dal 9 al 13 settembre, nell’ambito di un viaggio in Asia che toccherà anche India e Nepal

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“La nostra è una comunità piccola, giovane (è diocesi dal 1990) ma con ardore missionario. La popolazione cattolica, di 64mila anime circa su oltre 18 milioni di abitanti, è composta al 65% dagli adivasi, i tribali più poveri, che vivono spesso ai margini della società o nelle aree rurali, mentre il 35% sono bengala”. Così padre Dilip Costa, direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie in Bangladesh, sacerdote della diocesi di Rajshahi, presenta all’agenzia Fides la Chiesa locale, nell’imminenza della visita del card. Fernando Filoni.

Il prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli sarà in Bangladesh in visita pastorale dal 9 al 13 settembre, nell’ambito di una visita pastorale in Asia che toccherà anche India e Nepal. In Bangladesh, il Cardinale presiederà le celebrazioni per il 25° anniversario di fondazione della diocesi di Rajshashi, e incontrerà i Vescovi, sacerdoti, religiosi, laici, seminaristi.

Padre Costa esprime gioia e gratitudine da parte dell’intera Chiesa del Bangladesh e, in particolare, di Rajshashi, per la visita del Card. Filoni, e ricorda: “I primi battesimi nella comunità locale in questa parte del Bengala, al confine con l’India, furono opera dei missionari del PIME ai primi del ‘900. La nostra diocesi è stata creata ufficialmente, desumendone il territorio da quella di Dinajpur, il 21 maggio 1990”. 

A Rajshahi, quarta città del Bangladesh dopo Dhaka, Chittagong e Khulna, le prime presenze cattoliche si registrano meno di 40 anni fa. I preti locali ricordano la testimonianza di una religiosa, suor Silvia Gallina, superiora delle suore di Maria Bambina ad Andarkhota, che si recava a Rajshahi per prendersi cura della distribuzione degli aiuti e dei malati. Poi si stabilì sul posto con due consorelle, piantando i primi semi della fede, in un contesto piuttosto ostile. 
Da allora la Chiesa è cresciuta e si è caratterizzata soprattutto per la missione tra gli adivasi, tribali che vivono nelle baraccopoli o nelle aree rurali, in maggioranza animisti. Oggi la diocesi ha 19 parrocchie e don Costa opera nella chiesa dedicata a Santa Rita.

Il sacerdote racconta a Fides: “Ogni parrocchia ha una sua scuola primaria: tutta la Chiesa è molto impegnata nell’opera di educazione. Le scuole primarie sono frequentate perlopiù da bambini cristiani, quelle di più alto grado accolgono anche studenti musulmani o di altre religioni, senza alcuna discriminazione”, 
Educazione e sviluppo umano, prosegue “sono parte essenziale dell’opera di evangelizzazione e rappresentano una priorità per la Chiesa di Rajshahi”. Infatti sono fiorenti anche iniziative di microcredito, promosse e gestite da chiese, congregazioni religiose e associazioni cattoliche, che tendono a incentivare, tramite piccoli prestiti, le attività economiche e professionali soprattutto di piccoli artigiani, commercianti, agricoltori, allevatori.  

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ZENIT Staff

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