Card. Angelo Scola

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Scola: "L'appello del Papa non sarà inascoltato. Milano pronta a fare la sua parte"

Il cardinale ha celebrato stamane in Duomo la Messa per la Giornata della custodia del Creato; ha poi pregato in piazza Fontana con i rappresentanti delle Chiese ortodossa e protestante

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“Il coraggioso appello di Papa Francesco con la consueta concretezza interpella tutti e non rimarrà inascoltato”. Lo ha detto, oggi, l’arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola al termine della Messa per la Giornata dedicata alla custodia del Creato, rispondendo alle domande dei giornalisti che lo interrogavano sull’esortazione a favore dei migranti rivolta dal Pontefice all’Angelus di oggi.

“La Diocesi di Milano è pronta a fare la sua parte dando vita al piano di accoglienza diffusa che abbiamo annunciato mercoledì 2 settembre, un piano che coinvolgerà le parrocchie e sarà gestito dalla Caritas ambrosiana per l’accoglienza di piccoli gruppi, 5 o 6 persone per ogni comunità”, ha precisato Scola. Di fronte al dramma dei migranti l’arcivescovo ha richiamato anche la politica alle sue responsabilità: “L’Europa con l’ONU costringa gli stati a fare una politica dell’immigrazione che posa considerarsi tale”. “L’Italia in particolare – ha evidenziato il porporato – velocizzi i tempi di risposta alle domande di protezione e vari nuove norme che consentano nel frattempo ai richiedenti asilo di partecipare su base volontaria con il loro lavoro alle necessità delle comunità”.

Questa mattina, il cardinale ha presieduto la Messa in Duomo per la 10° Giornata nazionale per la custodia del Creato concelebrata tra gli altri da monsignor Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto e presidente della Commissione Cei per i problemi sociali e il lavoro, ospite nei giorni scorsi di un incontro a Expo sulla Enciclica Laudato Si’.

“L’armonico rapporto con il creato è un cammino necessario ma niente affatto scontato, per il quale il Papa non teme di parlare di conversione. Questa conversione implica che miliardi di uomini siano disposti a cambiare centinaia di comportamenti”, ha ricordato nell’omelia Scola. “In questo abbraccio del Padre – ha aggiunto – possiamo compiere quell’esperienza di unità che consente un rapporto costruttivo non solo con noi stessi, con gli altri e con Dio, ma anche con tutto il Creato. Questo sguardo unitario è stato chiamato da Papa Francesco ‘ecologia integrale’. Sarà un aspetto importante dell’Anno Santo della Misericordia, un giubileo che domanda una relazione adeguata con tutte le creature”.

Il porporato ha poi precisato che proprio la conversione all’ecologia integrale chiesta da Francesco ci spinge a rispondere alle questioni sottese al tema dell’Expo di Milano dedicata alla nutrizione a “condividere, in atteggiamento di ordinata accoglienza l’incontro con l’affamato e il povero» e a «sostenere i fratelli cristiani, gli uomini di religione e costruttori di giustizia perseguitati”. 

Alla celebrazione liturgica hanno partecipato i rappresentanti della società Expo Milano 2015, i volontari e i lavoratori del Padiglione della Santa Sede e dell’Edicola di Caritas in Expo, le delegazioni dei paesi espositori e della società civile salutati alla fine dal Cardinale. “Mi auguro – ha detto loro Scola – che le culture, nel rispetto delle diversità, aiutino l’Europa e il mondo a trovare una soluzione unitaria ai grandi bisogni”.

Dopodiché si è recato in piazza Fontana davanti all’Arcivescovado per raccogliersi in un momento di preghiera con i rappresentanti delle altre Chiese cristiane (ortodossa e protestante) e la benedizione di acqua, vino e olio. Presenti il vicario eparchiale delle Comunità ortodosse rumene in Italia, Traian Valdman, l’archimandrita Vitsos Teofilatto della Chiesa Greca ortodossa, l’archimandrita della Chiesa ortodossa russa, Ambrosij Makar e il pastore della Chiesa valdese di Milano, Giuseppe Platone.

 

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ZENIT Staff

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