Passeggiare per la centralissima via del Babuino, a Roma, e trovare una macchina targata SCV da cui scende il Papa per andare dall’ottico a cambiare le lenti dei suoi occhiali. Cose che capitano sotto il pontificato di Francesco: il Papa argentino ha sorpreso tutti, ieri sera intorno alle 19, presentandosi come un cliente qualunque nel negozio di fianco alla Chiesa degli Artisti di cui è titolare il sig. Luigi Spiezia, che da anni ha come clientela importanti personalità, tra cui anche Joseph Ratzinger. Ad accompagnare il Pontefice c’era il suo cerimoniere, l’argentino Guillermo Karcher, tra i più stretti collaborati, che ha organizzato la visita nella bottega romana a due passi dalla sua abitazione.
A Spiezia, Bergoglio – ipermetrope e presbite – ha mostrato la prescrizione per le nuove lenti e l’ottico, come da prassi, lo ha sottoposto a un esame della vista da cui è emersa la necessità di lenti multifocali per vedere bene sia da lontano. Il Papa, poi, è stato perentorio: “Non voglio una montatura nuova, bisogna rifare solo le lenti. Non voglio spendere troppo, teniamo la vecchia”.
Un’ennesima scelta di sobrietà, accompagnata dalla richiesta, prima di congedarsi, “mi raccomando, Alessandro, mi faccia pagare quello che è dovuto”. E il titolare del negozio, abbracciando il Vescovo di Roma, ha assicurato: “Santità, mi pagherà in base a quello che io avrò pagato”. Ai giornalisti ha poi confidato che l’occhiale con le nuove lenti sarà consegnato in Vaticano dallo lui stesso la prossima settimana, prima della partenza del Santo Padre per Cuba e gli Stati Uniti.
Uscendo, Papa Francesco ha infine salutato brevemente la folla stupefatta di passanti e turisti che si era assiepata davanti alle vetrine scattando foto con tablet e telefonini.