La vita nuova in Cristo

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio — Lc 5,33-39

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Lettura

L’obiezione degli scribi e dei farisei offre  a Gesù l’occasione di presentarsi come lo sposo, a lungo atteso con preghiere, sacrifici e digiuni. Non è possibile pertanto vivere con lui se non nella gioia delle nozze, che sarà turbata solo quando verrà l’ora della croce. La novità che Cristo introduce nella storia esige un cambiamento di stile nei discepoli, tanto è irrompente e irrefrenabile. Sono necessari otri nuovi per accogliere il dono dello Spirito, forza divina che cambia il mondo.

Meditazione

Una delle immagini più belle e significative usate da Gesù per parlarci di sé è quella dello sposo. Alla festa di nozze la gioia è grande e tutti gli invitati ne sono partecipi. Non è consentito lasciarsi andare alla tristezza o farsi vincere dalla malinconia. Neppure si può pensare di essere presenti al banchetto nuziale rifiutando di sedersi a mensa e di godere di quanto è stato preparato. Il Padre ci vuole rendere protagonisti della storia di amore, con cui si è unito agli uomini per mezzo del suo Figlio. E ci chiama a far festa tutti insieme, come sperimentiamo in modo evidente e forte nell’Eucaristia domenicale. Solo l’ombra della morte, con le tenebre fitte della croce, ci costringe a fermarci in silenzio e a rinunciare al godimento dei beni: dinanzi alla tragedia della violenza, dell’ingiustizia, della morte, quando viene calpestata la dignità di qualunque altro “figlio di Dio”, la festa e il banchetto sono momentaneamente sospesi. La ferita mortale non distrugge la speranza, ma richiede pentimento e conversione, riparazione e riconciliazione. Nulla, in ogni caso, può fermare la corsa dello Spirito che porta nel mondo la vita nuova, scaturita dalla Pasqua. È ancora la celebrazione liturgica condivisa nel Giorno del Signore che ci permette di riprendere il cammino e orientarci verso la meta con un nuovo stile di vita. Operazione non facile: il passaggio dal vecchio al nuovo reclama coraggio, esige a volte tagli netti, richiede atteggiamenti di fiducia e non di nostalgia o di rassegnazione. La novità del Regno inaugurato da Cristo e da Lui continuamente accresciuta cambia la nostra vita: ci fa essere veri testimoni della Pasqua sua e nostra!

Preghiera

Aiutaci, Signore, a non perdere la speranza. Ti supplichiamo per quelli che sono nell’afflizione, perché sentano il conforto del tuo amore e la potenza della tua vittoria sul male. Dona a tutti noi il coraggio di lasciarci plasmare dal tuo Spirito, che ci spinge ad andare oltre le nostre piccole certezze: saremo così anche noi annunciatori e costruttori della civiltà dell’amore, che ci rende una sola famiglia in te e ci trasforma in segno di unità per l’intera società.

Agire

Mi preparo a vivere la domenica, Pasqua della settimana, con la gioia nel cuore e con la disponibilità ad accogliere i fratelli che il Signore mi mette accanto.

Meditazione del giorno a cura di mons. Francesco Alfano, ar​civescovo di Sorrento – Castellammare di Stabia, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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