Lettura

Dalla sinagoga alla casa di Simone: continua così l’itinerario di Gesù, che si piega sulle ferite dei malati che incontra. La suocera di Simone, gli infermi e gli indemoniati: tutti ricevono da lui un sollievo, molti vengono guariti e liberati. Alle folle che lo cercano entusiaste, Gesù, immerso nel colloquio silenzioso e prolungato con il Padre, risponde con una decisione sorprendente: andrà altrove, per annunciare anche ad altri il regno di Dio!

Meditazione

Seguire Gesù nel suo viaggio di annunciatore del Regno è sempre motivo di gioia e, allo stesso tempo, di grande sorpresa. Lo vediamo presente, infatti, nella vita quotidiana e immerso nei problemi, anche gravi, di una famiglia. A casa di Simone egli mostra non solo il suo potere sulle malattie, guarendo la suocera del discepolo, ma anche il dono sconvolgente che comunica a quanti lo incontrano e si affidano a lui: rimettersi in piedi per servire la comunità è quanto rende ogni discepolo di Gesù veramente libero di amare, pronto ad andare incontro agli altri offrendo tutto ciò che ha e che è. Proprio come il Maestro, che si fa servo di tutti coloro che lo cercano, spinti dalle tante difficoltà che li affliggono. Mai il Signore si tira indietro, anzi, più si fanno avanti quelli che portano il peso di sofferenze insopportabili e più egli si china su ciascuno di loro: è venuto per prendere su di sé le nostre pene e i nostri peccati. Ma non è disposto a farsi catturare dalle piccole e meschine prospettive umane, che vorrebbero fare di lui un guaritore a nostra disposizione, quasi un talismano o addirittura un portafortuna che tiene lontano ogni avversità. Gesù non può essere ridotto a un idolo, di cui servirci quando non ce la facciamo più dinanzi alle sfide della vita. Egli è sempre oltre ogni nostra attesa e chiede anche a noi di guardare lontano, aprendo il cuore agli orizzonti vasti e sconfinati del mondo: la gioia del Vangelo è per tutti e non possiamo tenerla gelosamente nascosta solo per un piccolo gruppo, fosse pure una comunità che si ispira a Lui. La Chiesa nasce missionaria e rimane fedele alla sua vocazione solo se è sempre pronta ad andare incontro a tutti, specialmente ai più poveri ed emarginati.

Preghiera

Grazie, Signore Gesù, per il tuo amore tenero e appassionato. Ti contempliamo mentre ti abbassi sulle nostre ferite e restiamo stupiti per tanta benevolenza. Tu non dimentichi nessuno. Anzi vai a cercare quelli che noi scartiamo, giudichiamo, disprezziamo. Sono i tuoi prediletti. Fa’ che diventino anche per le nostre comunità cristiane fratelli e sorelle privilegiati e amati.

Agire

Oggi sarò attento a quelli che mi passano accanto senza che io me ne accorga: la preghiera del cuore e la disponibilità all’accoglienza mi consentiranno di annunciare anche a essi il Vangelo.

Meditazione del giorno a cura di mons. Francesco Alfano, arcivescovo di Sorrento – Castellammare di Stabia, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it