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Cellulare sotto carica

Se non si tiene sotto carica la propria vita con il necessario rapporto con Dio, si interrompono molto spesso i rapporti con il prossimo

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“Sono sempre di corsa… e non ho neppure il tempo di caricare il mio cellulare”. Queste parole me le dice e me le ripete Manuel quando s’accorge che le sue telefonate vengono bruscamente interrotte. Tra me e lui spesso cade la linea…proprio nel momento più importante della conversazione.

Anche questa mattina è successa la stessa cosa…ma subito lui mi ha richiamato scusandosi: “Come il solito è caduta la linea perché il mio cellulare era scarico….” –  “Però mi meraviglio che ora la linea tenga” – osservo.

Giunge immediata la risposta: ora riesco a tenere la conversazione perché l’ho messo subito sotto carica. Sto imparando a tenerlo sotto carica o, meglio, ricaricarlo almeno ogni 24 ore. Altrimenti non posso avere rapporto con nessuno…né ricevere, né chiamare, né riesco a completare la conversazione”.

Grazie, Manuel…Ho capito: se non si tiene sotto carica la propria vita con il necessario rapporto con Dio, scadono, o cadono  e si interrompono molto spesso i rapporti con il prossimo; se non si riceve da Dio, nulla si può dare ai fratelli.

Ho capito cos’è la preghiera: è tenere il rapporto d’amore con Dio per poterlo attuare con ogni prossimo.

Ciao da p. Andrea

Per richiedere copie dei libretti di padre Andrea Panont e per ogni approfondimento si può cliccare qui.

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Andrea Panont

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