www.Altrodire.org: ad un mese dal lancio 10 mila contatti

Al portale dei religiosi aderiscono anche gli Istituti secolari

Share this Entry

Un portale per condividere le principali iniziative concrete promosse da religiosi e religiose alle tante frontiere del disagio. E’ il progetto www.Altrodadire.org. Dall’accoglienza dei migranti, alla promozione dei giovani, delle famiglie, al sostegno a disabili, anziani, al superamento delle tante povertà materiali e culturali: “risposte spesso nascoste”, spiega Laura Galimberti, giornalista, ideatrice e referente dell’iniziativa, nata dall’ascolto dei Superiori Provinciali a novembre durante l’Assemblea della CISM e poi presentato a dicembre nel corso del convegno CISM-USMI “Con Papa Francesco verso le periferie della storia, cuore della Chiesa”.

“Una sfida: fare rete, per condividere e moltiplicare idee, risposte”, che è stata sostenuta dalla Fondazione Comunicazione e Cultura della CEI e realizzata da Kaleidon.

“Un progetto – spiega la Galimberti – nato essenzialmente con una logica di servizio: incoraggiare i religiosi e le religiose a comunicare e condividere le tante iniziative di carità promosse sulle frontiere del disagio e a raccontarle con un linguaggio comprensibile ai lontani non autoreferenziale; creare uno spazio agile in cui i religiosi possano conoscersi meglio tra istituti, ipotizzando anche sinergie territoriali o su determinati ambiti di intervento; offrire a giornalisti, redazioni, agenzie stampa materiale informativo nuovo, “Altro”, possibilmente completo – con foto, video, correlati – per un loro ulteriore trattamento, ottimizzando i frenetici tempi di redazione.

Arrivare infine, tramite i social, ai lontani, per trasmette un modo diverso di vedere la realtà e un modo possibile di superare le difficoltà, che rimanda ad un amore ricevuto e che si fa dono e profezia”.

Ne è un esempio la mappa dell’accoglienza dei migranti: “un tentativo per far emergere dati non disponibili in maniera organica, perchè chi accoglie pensa a farlo e non a dirlo. Dati utili per gli Istituti stessi che spesso non sono a conoscenza che sul territorio la congregazione vicina sta sperimentano magari questa forma di carità. Infine dati che incoraggiano gli istituti stessi e offrono un’occasione di riflessione anche per la pubblica opinione: una maniera mite, senza polemiche, che fa parlare i fatti”.

E così scorrendo il portale ci si imbatte in iniziative di solidarietà ad alto impatto sociale: è il caso delle suore della Provvidenza di Gorizia, che scelgono di donare uno stabile – altro che alberghi – per accogliere 150 migranti. Di Cascina don Guanella, un terreno con cascina abbandonato, che nel sogno di don Agostino diventa azienda agricola e agriturismo per biker come mezzo per ridare vita a giovani in situazione di disagio, migranti compresi; una “Laudato si” nei fatti.

O ancora in tempo di esami per i ragazzi con difficoltà il grande servizio delle scuole di seconda opportunità, promosse ad esempio da Somaschi e Lasalliani. Fino al film “impensabile” #Ho amici in Paradiso, con 8 attori disabili nel ruolo di protagonisti e alle suore a Siracusa che regalano abbracci ai migranti.

Un progetto che racconta la bellezza della Vita Consacrata, in un anno che si propone di celebrarla. Ecco perchè a scendere in campo accanto ai religiosi (quasi 90 mila in Italia) presto, sul portale, saranno anche gli Istituti secolari.

Share this Entry

ZENIT Staff

Support ZENIT

If you liked this article, support ZENIT now with a donation