“Con rispetto e forte convinzione, consapevoli del nostro dovere di Pastori, chiediamo ai responsabili della cosa pubblica di pensare al lavoro e all’occupazione prima di ogni altra cosa”.
Si apre con queste parole pronunciate dal Presidente, Cardinale Angelo Bagnasco, il comunicato finale del Consiglio Episcopale Permanente della CEI, riunito a Roma da lunedì 26 a mercoledì 28 gennaio 2015.
I Vescovi italiani avvertono il disagio della popolazione che soffre tra i morsi della crisi e le distorsioni di ideologie che “capovolgono l’alfabeto dell’umano” e mirano a “ridefinire le basi della persona e della società”.
È palese il riferimento dei Vescovi italiani a forme ideologiche che “non solo non preservano la famiglia quale baricentro esistenziale, ma la snaturano, equiparandola a qualunque nucleo affettivo a prescindere dal matrimonio e dai due generi”.
Dal Consiglio Permanente è emersa la volontà di individuare “vie nuove al cammino ecclesiale” dei prossimi anni, con l’attenzione e la determinazione per affrontare con coraggio le questioni più scottanti, come “la riforma della Chiesa e l’inclusione sociale dei poveri”.
I Vescovi hanno ribadito l’urgenza da un lato di individuare forme per ridurre il peso burocratico e amministrativo che grava i sacerdoti e, dall’altro, di sostenerne la spiritualità.
È in questo contesto che è stato deciso di concentrare i lavori dell’assemblea di maggio sulla verifica e ricezione dell’Esortazione apostolica di papa Francesco Evangelii gaudium, facendola convergere con la ‘traccia’ che accompagna la preparazione al 5° Convegno Ecclesiale Nazionale, che si svolgerà a Firenze, dal 9 al 13 novembre prossimi.
Il comunicato rileva che, nel corso della discussione, i Vescovi hanno avvertito l’importanza di far proprie le chiamate a:
– “uscire” in maniera missionaria, generosa e fiduciosa, verso le periferie esistenziali di questo tempo;
– “annunciare” con lo stile di Cristo, e cioè coniugare verità con misericordia;
– “abitare” la città degli uomini, offrendo un sostegno ai cattolici impegnati in politica e un rapporto rispettoso e collaborativo con le Istituzioni per promuovere insieme il bene comune;
– “educare”, affrontando con decisione la questione antropologica e le sue implicazioni culturali, al fine di riconquistare una umanità bella e buona.
L’idea è quella di arrivare al Convegno Ecclesiale Nazionale di Firenze nel segno della carità e della cultura.
Incontri preparatori del Convegno nazionale si svolgeranno a Perugia (maggio), sul fenomeno della pluralità religiosa; a Napoli (giugno), dove l’attenzione sarà su cultura e opinion-makers; a Milano (settembre), andando ad abbracciare la questione del lavoro.
Una riflessione è stata fatta anche in merito al messaggio della CEI per la 19ª Giornata mondiale della vita consacrata (2 febbraio).
I Vescovi hanno sottolineato la ricchezza della castità consacrata, della povertà e dell’obbedienza come radici, da cui “sboccia l’esperienza gioiosa della fraternità”.
Il Messaggio evidenzia anche come la presenza dei consacrati sia “segno dell’abbraccio di Dio all’uomo” e aiuto a “disegnare il nuovo umanesimo cristiano sulla concretezza e la lungimiranza dell’amore”.
Tra le iniziative dell’Anno dedicato alla vita consacrata, l’8 febbraio, memoria liturgica di Santa Giuseppina Bakhita, si svolgerà la prima Giornata mondiale di preghiera, riflessione ed azione contro la tratta degli esseri umani.
“Sarà occasione – hanno scritto i Vescovi – per sensibilizzare su una delle piaghe più dolorose del nostro tempo”.
In conclusione è stato deciso che la prossima Settimana Sociale dei Cattolici Italiani si svolgerà a Cagliari nel 2017.
Tra le nomine spicca quella del dott. Giuseppe Elia, quale Presidente del Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale (MEIC).