In Polonia il 2015 sarà l'Anno della Caritas

Secondo il 43% dei polacchi, la Caritas è l’organizzazione a cui affidare con più fiducia i fondi di beneficenza

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Sarà l’Anno della Caritas il 2015 per la Polonia. Secondo il 43% della popolazione, infatti, la Caritas – rifondata dalla Conferenza Episcopale nel 1990, dopo 40 anni dal suo scioglimento da parte del regime comunista – è l’organizzazione a cui affidare con più fiducia i fondi destinati alla beneficenza.

Su scala nazionale — informa un servizio del Sir Europa, citato da L’Osservatore Romano — le 44 Caritas diocesane impegnano più di centomila volontari che operano in 900 centri specializzati, e gruppi Caritas sono attivi in cinquemila parrocchie e in numerose scuole di vario grado. In un anno vengono distribuiti quasi due milioni di pasti caldi a senzatetto, disoccupati, persone sole, disabili, anziani, malati, famiglie e giovani in difficoltà. 

L’Anno della Caritas è stato ricordato anche dal Papa al termine della preghiera dell’Angelus di domenica 14 dicembre: “Nel salutare i fedeli polacchi — ha detto Francesco — mi unisco spiritualmente ai loro connazionali e a tutta la Polonia, che oggi accendono la ‘candela di Natale’ e riaffermano l’impegno di solidarietà, specialmente in questo Anno della Caritas che si celebra in Polonia”.

Nei venticinque anni di attività, spiega ancora l’agenzia, sono state distribuite dai volontari oltre 20 milioni di candele natalizie e quell’iniziativa, spiega il direttore, don Marian Subocz, “ci ha permesso di aiutare quasi un milione di bambini”. Nei prossimi 12 mesi la priorità è assegnata alla famiglia, “cercando delle soluzioni adatte a sostenere efficacemente quella che costituisce per ciascuno la prima scuola d’amore”.

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ZENIT Staff

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