È in corso all’Augustinianum di Roma l’incontro ecumenico di religiosi e religiose promosso dalla Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica.
Nella sua introduzione il cardinale João Braz de Aviz, prefetto della Congregazione ha ricordato che Preghiera, parola e azione sono “gli strumenti di questo percorso che ormai è in atto e, pensiamo anche irreversibile, in varie parti del mondo”.
“L’impegno ecumenico — ha proseguito il porporato — è il risultato di una conversione del cuore. Da questa nasce e matura il desiderio dell’unità”.
Da parte sua il segretario della Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica, monsignor Rodríguez Carballo, ha sottolineato che la vita consacrata è “una vera ricchezza, abbellita da tanti carismi e da tante realtà vissute con passione da uomini e donne, non soltanto nel passato, ma anche nel momento presente”: da questo punto di vista, l’Anno della Vita Consacrata potrà rappresentare un momento proficuo.
“In questi anni del post-concilio seguendo sempre le indicazioni del concilio Vaticano II e accompagnata da un ricco magistero della Chiesa, la vita consacrata nella Chiesa cattolica, particolarmente nella Chiesa latina, ha vissuto un profondo rinnovamento alla luce delle esigenze del Vangelo, del proprio carisma e dei segni dei tempi”, ha proseguito il presule.
[Fonte: L’Osservatore Romano]