Centrafrica: rapiti a Bangui una operatrice umanitaria e un religioso spiritano

Il sequestro lunedì mattina, mentre i due si trovavano in un veicolo per trasportare medicinali. L’arcivescovo Nzapalainga impegnato in prima persona nelle trattative per la liberazione

Share this Entry

Due sequestri lunedì mattina a Bangui: si tratta della cooperatrice francese Claudia Priest e di Gustave Reosse, religioso centrafricano della Congregazione dello Spirito Santo (C.S.Sp.), rapiti mentre si trovavano a bordo di un veicolo adibito al trasporto di medicinali. I due sequestrati erano impegnati nelle attività umanitarie dell’Ong cattolica Codis (Coordination diocesaine de la santé), collegata all’arcidiocesi della capitale centrafricana.

Secondo la testimonianza – riportata dall’agenzia Fides – di padre Elkana Ndawatcha C.S.Sp., sacerdote spiritano che era alla guida della vettura, quattro uomini armati hanno sbarrato la strada al mezzo, ordinando al sacerdote di scendere dalla macchina, per poi rapinarlo dei suoi beni personali. Impossessatisi del veicolo, i quattro uomini si sono quindi allontanati in direzione del quartiere Boy-Rabe, portando con sè i due operatori.

I rapitori – spiega ancora Fides – sarebbero legati al leader della “milizia anti-balaka” Rodrigue Ngaibona, conosciuto come generale Andjilo, le cui bande armate si contrappongono agli ex ribelli Séléka.

Il sequestro viene interpretato come un atto di ritorsione, dopo che lo scorso 18 gennaio il generale Andjilo – accusato di atti criminali – è stato arrestato dalle forze Onu stanziate in Centrafrica. Fonti locali riferiscono inoltre che l’arcivescovo di Bangui, Dieudonné Nzapalainga (anch’egli appartenente alla Congregazione dello Spirito Santo), è personalmente coinvolto nelle trattative per liberare i due ostaggi.

Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione