Donarsi è la sola strada per la felicità. Parola dello psicanalista!

Secondo Claudio Risè, noto terapeuta e docente di Scienze sociali, l’essere umano è naturalmente vocato alla cultura del dono

Share this Entry

“Nel mio lavoro di terapeuta ho visto con precisione un fenomeno: l’egoismo fa male”, afferma Risè nella sua opera, già edita nel 2004 con Sperling & Kupfer. “Tutto questo vivere ‘per sé’ e mai con e soprattutto per gli altri, fa ammalare”. Perché – sostiene l’autore – la parte costitutiva degli umani è proprio quella di donarsi: “A partire dalla sua biologia, e con la sua psiche, l’uomo e la donna sono fatti per donarsi perchè la vita continui e tutti ne godano. Anche il sapere viene accumulato per poter poi essere trasmesso e donato”.

Quindi chiusura e rifiuto del dono possono paragonarsi ad una malattia:“Anche i manuali diagnostici assicurano che il narcisismo è un grave disturbo della personalità”. Esso è portatore di nevrosi, paure e soprattutto infelicità. “Non vedere questo lato della vita – sottolinea infatti Risè – la meraviglia dell’abbondanza che ci si rovescia addosso non appena accettiamo lo stupore dell’incontro con l’altro, l’emozione della relazione, per rinchiuderci invece nella prigione dell’accumulo, del calcolo, dell’avarizia è patologico”.

L’essere umano “ha bisogno” di calore, di amare e di essere amato, insiste il noto psicanalista. L’uomo sarebbe una creazione del desiderio e non del bisogno. E un gesto che lo riconnette al suo scopo, al suo profondo desiderio di felicità è proprio la primordiale esperienza del dono, quella che inaugura la vita di ognuno ed è frutto dell’amore che si riceve dalle madri e dai padri.

“Sia nell’amore materno sia in quello paterno c’è qualcosa di più rispetto all’istinto e si riferisce allo slancio donativo del genitore rispetto ai figli”, afferma lo studioso.Quando il padre e la madre – spiega – si impegnano a far crescere i figli, l’esperienza del dono diventa pressoché totale e fa crescere anche i genitori, li strappa al passato e li butta nel mondo nuovo, diverso, rendendoli più forti. Ne fa degli individui nuovi e li mette nel tempo e nella storia con una nuova e più autentica presenza. 

“Si può dire che la nascita dei figli fa rinascere i genitori”, afferma Risè, rimarcando che questa offerta di sé dei genitori ai propri figli richiede una forza che viene altrove. Non basta un’indole buona o un sapere pedagogico più o meno acquisito, è necessario “un senso di sacralità” che si esprime innanzitutto verso la vita nascente.

Nel secondo capitolo del libro, l’autore ricorda gli insegnamenti trasmessigli da don Luigi Giussani, il quale chiedeva sempre di non essere avari, perché questo conduceva a una povertà affettiva, spirituale, intellettuale. Il fondatore di Comunione e Liberazione invitava a spendersi e ad essere autentici coraggiosi, ripetendo sempre che è il rapporto con l’altro che rende forti.  

Per Giussani, infatti, il cristianesimo non era una morale, un discorso, una filosofia o un sistema di pensiero, mal’esperienza di un incontro, quello con Gesù Cristo, il figlio di Dio che si è dato fino in fondo. “Felicità è donarsi ed accogliere i doni della vita – scrive Risè -. Il dono è un grande fabbricante di felicità: perché senza dono non c’è amore né dato né ricevuto. E se l’essere umano non ama gli altri, i suoi compagni di avventura nel mondo, non può essere felice. Sarà magari ricco, potente, ‘di successo’, ma gli mancherà sempre quella lucentezza nello sguardo, quell’allegra amicizia tra corpo e anima che accompagna la felicità. Che nasce dall’amicizia tra il suo corpo-anima e quello degli altri”.

Sul rapporto tra uomo donna, il docente mette in guardia dal rischio della cultura utilitaristica che trasforma l’amore in oggetto di consumo. Parla infine dei maestri del dono che ci insegnano a varcare la soglia dell’avarizia, della chiusura, del controllo e anche dell’abitudine. Ovvero tutti quei maestri “che ci aiutano a volare più alto, a darci di più e meglio, a chiederci di una vita diversa, più generosa, di migliore qualità”.

Share this Entry

Antonio Gaspari

Cascia (PG) Italia Studi universitari a Torino facoltà di Scienze Politiche. Nel 1998 Premio della Fondazione Vittoria Quarenghi con la motivazione di «Aver contribuito alla diffusione della cultura della vita». Il 16 novembre del 2006 ho ricevuto il premio internazionale “Padre Pio di Pietrelcina” per la “Indiscutibile professionalità e per la capacità discreta di fare cultura”. Il Messaggero, Il Foglio, Avvenire, Il Giornale del Popolo (Lugano), La Razon, Rai tre, Rai due, Tempi, Il Timone, Inside the Vatican, Si alla Vita, XXI Secolo Scienza e Tecnologia, Mondo e Missione, Sacerdos, Greenwatchnews. 1991 «L'imbroglio ecologico- non ci sono limiti allo sviluppo» (edizioni Vita Nuova) . 1992 «Il Buco d'ozono catastrofe o speculazione?» (edizioni Vita Nuova). 1993 «Il lato oscuro del movimento animalista» (edizioni Vita Nuova). 1998 «Los Judios, Pio XII Y la leyenda Negra» Pubblicato da Planeta in Spagna. 1999 «Nascosti in convento» (Ancora 1999). 1999 insieme a Roberto Irsuti il volume: «Troppo caldo o troppo freddo? - la favola del riscaldamento del pianeta» (21mo Secolo). 2000 “Da Malthus al razzismo verde. La vera storia del movimento per il controllo delle nascite” (21mo Secolo, Roma 2000). 2001 «Gli ebrei salvati da Pio XII» (Logos Press). 2002 ho pubblicato tre saggi nei volumi «Global Report- lo stato del pianeta tra preoccupazione etiche e miti ambientalisti» (21mo Secolo, Roma 2002). 2002 ho pubblicato un saggio nel nel Working Paper n.78 del Centro di Metodologia delle scienze sociali della LUISS (Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli di Roma) «Scienza e leggenda, l’informazione scientifica snobbata dai media». 2003 insieme a VittorFranco Pisano il volume “Da Seattle all’ecoterrorismo” (21mo Secolo, Roma 2003). 2004 ho pubblicato insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti” (Edizioni Piemme). 2004 coautore con del libro “Emergenza demografia. Troppi? Pochi? O mal distribuiti?” (Rubbettino editore). 2004 coautore con altri del libro “Biotecnologie, i vantaggi per la salute e per l’ambiente” ((21mo Secolo, Roma 2004). 2006 insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti 2” (Edizioni Piemme). 2008 insieme a Riccardo Cascioli il libro “Che tempo farà… Falsi allarmismi e menzogne sul clima (Piemme). 2008, è stata pubblicata l’edizione giapponese de “Le bugie degli ambientalisti” edizioni Yosensha. 2009. insieme a Riccardo Cascioli “I padroni del Pianeta – le bugie degli ambientalisti su incremento demografico, sviluppo globale e risorse disponibili” (Piemme). 2010 insieme a Riccardo Cascioli, è stato pubblicato il volume “2012. Catastrofismo e fine dei tempi” (Piemme). 2011 Questo volume è stato pubblicato anche in Polonia con l’imprimatur della Curia Metropolitana di Cracovia per le e3dizioni WYDAWNICTTWO SW. Stanislawa BM.

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione