Presentato a Roma il Catechismo della Chiesa Cattolica in lingua farsi

Il volume è stato tradotto in 12 anni dalla Università delle Religioni e delle Confessioni della città iraniana di Qom. Il card. Tauran: “Uno strumento potente per il dialogo interreligioso”

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Da oggi sarà possibile leggere il Catechismo della Chiesa Cattolica in lingua farsi, grazie al minuzioso lavoro di traduzione dell’Università delle Religioni e delle Confessioni della città di Qom, nell’Iran centrale.

Il volume è stato presentato ieri a Roma, alla presenza del cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso.  L’evento – spiega la Radio Vaticana – è stato infatti un’occasione per ribadire l’importanza del confronto tra cristianesimo ed islam.

“Dopo gli attentati di Parigi – ha esordito il porporato  – il dialogo interreligioso può perdere credibilità, perché si rischia di confondere i veri credenti islamici con dei criminali. Ecco perché iniziative come questa permettono di far conoscere veramente l’altro e superare pregiudizi, considerazioni errate e superficiali”. 

Il dialogo non è tra le religioni, ma tra i seguaci delle religioni, ha precisato Tauran, aggiungendo: “Per questo, come in un matrimonio, ci vuole docilità e disponibilità a mettersi al servizio degli altri”.

“La gente non cristiana – ha concluso il cardinale – può aprire il libro e vedere in cosa consiste la fede cristiana. Direi quindi che questo è uno strumento molto potente! Non si può capire il mondo di oggi senza le religioni: non è la causa dei problemi, ma certo fa parte della soluzione. L’educazione, la scuola e l’università, questo è il modo per far cambiare la situazione”.

La traduzione del Catechismo – spiega ancora l’emittente vaticana – è durata 12 anni, a partire dal testo inglese confrontato con la versione araba per i termini teologici e poi rivisto da due studiosi italiani. Al lavoro hanno partecipato un migliaio gli studenti dell’Ateneo di Qom.

Il libro pubblicato in Iran sarà molto presto disponibile nelle librerie e in alcune biblioteche, come ha confermato il prof. Ahmed Meftah, curatore del volume. Il quale ha rimarcato che “questo tipo di attività rappresenta un passo importante per il dialogo reale!”.

Le persone che parlano farsi e le sue varianti nel mondo sono oltre 100 milioni, la maggior parte in Iran, ma anche in Afghanistan, Tagikistan e Uzbekistan. 

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ZENIT Staff

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