"La visita del Papa è un dono straordinario per Pompei"

Monsignor Tommaso Caputo, vescovo della diocesi vesuviana, esorta i fedeli a partecipare all’evento del prossimo 21 marzo

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Riportiamo di seguito la lettera inviata da monsignor Tommaso Caputo, vescovo di Pompei, ai fedeli della sua diocesi, in vista della visita di papa Francesco, prevista per il prossimo 21 marzo.

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Cari fedeli,

come è stato annunciato, nella prima mattinata di sabato 21 marzo il Santo Padre Francesco sarà a Pompei per pregare ai piedi della Beata Vergine del Santo Rosario.

Questa visita, breve ma intensa, ci riempie di gioia. Il Santuario di Pompei diventerà la porta della preghiera a questo nuovo incontro del Papa con la nostra terra, sulla via perNapoli.

Sappiamo che Papa Francesco desidera vivere questa breve visita come un pellegrino che viene ad affidarsi alla Madonna, ponendosi così sulla strada percorsa tante volte da ognuno di noi. Si tratterà, in tutti i sensi, di una sosta di preghiera. Il desiderio di venire a pregare ai piedi del quadro della Vergine del Santo Rosario scaturisce da una radice ben riconoscibile: la profonda devozione mariana che il Papa venuto dall’altra parte del mondo ha manifestato fin dai primissimi atti della sua elezione. A più riprese, e in diverse occasioni, Papa Francesco ha avuto modo di esprimere la propria predilezione per la preghiera del Rosario. Ha detto infatti: «Il Rosario è la preghiera che accompagna sempre la mia vita; è anche la preghiera dei semplici e dei santi… è la preghiera del mio cuore».

È per questo che, pur nella brevità della visita, il Santo Padre, a Pompei, potrà cogliere e verificare come la devozione mariana si trasformi ogni giorno in un concreto e incessante impegno caritativo. È, infatti, proprio attraverso le molteplici opere di carità, iniziate dal Beato Bartolo Longo, che la nostra chiesa vive la scelta preferenziale per i poveri, così cara a Papa Francesco. E la sua presenza tra noi, il suo atto di omaggio alla Vergine, non può che rendere questo nostro impegno ancora più determinato.

È del tutto comprensibile immaginare che la comunità ecclesiale di Pompei ed i devoti della Madonna del Rosario desidererebbero vedere da vicino il Santo Padre; salutarlo personalmente, magari abbracciarlo, potergli parlare, esprimergli tutto il proprio amore filiale. Altrettanto evidente, fin d’ora, dovrà apparire l’impossibilità di esaudire un tale, non solo legittimo, ma naturale desiderio. Ciò che ci viene innanzitutto chiesto, e che in parte si è già espresso con l’esultanza seguita al semplice annuncio, è di essere grati – profondamente grati – al Santo Padre per aver voluto inserire nel suo già intenso programma della visita a Napoli la sosta di preghiera presso il nostro Santuario. Il Papa ci parlerà attraverso un gesto che è fin troppo eloquente: pregare davanti al quadro della Vergine del Rosario e affidare a Maria, madre e modello della Chiesa, la nostra vita.

Tutti, ognuno nel suo specifico campo di azione, faremo il possibile per accogliere il Papa nel modo migliore. La sua pur breve visita sarà un evento straordinario e un dono grande alla nostra comunità.

Nei prossimi giorni, dal 12 al 19 gennaio, Papa Francesco intraprenderà un viaggio apostolico in Estremo Oriente, visitando Sri Lanka e Filippine. Lo accompagniamo fin d’ora con la preghiera, affidandolo all’intercessione della Vergine del Rosario e del Beato Bartolo Longo.

Augurando a tutti voi ogni bene in questo anno appena iniziato, vi benedico di cuore.

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ZENIT Staff

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