Con le tradizionali “domeniche agatine” si aprono i festeggiamenti della Santa Patrona.
Nel santuario del Santo Carcere, dove fu consumato il martirio della Vergine Agata, ogni domenica viene celebrata una messa solenne da eccellentissimi vescovi.
La prima domenica di gennaio ha iniziato monsignor Giuseppe Sciacca, segretario aggiunto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica e Uditore Generale della Camera Apostolica presso la Città del Vaticano.
Nell’omelia della Messa solenne il Presule ha innestato la devozione a Sant’Agata nella vocazione cristiana e nell’inesauribile mistero del Natale.
“Per Agata il mistero dell’incarnazione del Verbo non rimase un’astrazione teologica, ma sublime e nobile dottrina”. L’incontro con il Cristo, Persona vera e viva da seguire e amare trasformò la sua vita e la rese martire e testimone di fede cristiana. “Non si muore, infatti, per un’idea astratta o per una teoria, si dona la vita solo se si ama”, ha detto mons. Sciacca nella solenne liturgia con la partecipazione della corale “Mater Divinae Misericordiae” della Basilica Collegiata, diretta dal M° Daniele Cannavò.
Il rettore del santuario, don Carmelo Asero, ha curato un ricco programma che prevede per la seconda domenica di gennaio la partecipazione di mons. Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale e, quindi il 18 gennaio mons. Rosario Gisana, vescovo di Piazza Armerina. Il 25 gennaio, quarta domenica agatina la messa solenne sarà celebrata dall’arcivescovo metropolita di Catania, mons. Salvatore Gristina, e in quell’occasione il sindaco della Città consegnerà all’arcivescovo il prezioso “anello della festa” in agata bianca con l’effige della martire catanese.
La domenica che precede la solennità di Sant’Agata, il primo febbraio, celebrerà la Santa Messa il vicario generale dell’arcidiocesi, mons. Salvatore Genchi.
Le celebrazioni sono rese ancor più solenni dalla presenza delle diverse corali che accompagneranno le celebrazioni liturgiche: il coro polifonico San Giorgio, in San Francesco di Paola, diretto dal M° Giovanni Raddino; la Cappella musicale del Duomo, diretta dal M° mons. Nunzio Schilirò; il coro lirico siciliano diretto dal M° Francesco Costa; la corale Sant’Agata al Carcere diretta dal M° Stefania Artale.
Sono previsti nel corso del mese di gennaio diversi pellegrinaggi delle Comunità parrocchiali e le visite delle scolaresche che, guidati dagli insegnanti di religione, si preparano a vivere il senso religioso della festa.
I giovani Custodi del Santo Carcere e i membri dell’Associazione Sant’Agata al carcere svolgono un prezioso servizio per rendere decoroso il santuario, meta di pellegrinaggi e di preghiere.