L'iconografia dei Re Magi spiegata da don Gianluca Busi

Breve viaggio tra le più belle raffigurazioni, dalle Catacombe di Priscilla a Roma fino alla icona della natività di Andrej Rublev

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Don Gianluca Busi, iconografo e membro della commissione di arte sacra della Diocesi di Bologna, spiega in questo video la simbologia dei Magi nel corso dei secoli. Scopriamo così che la più antica raffigurazione si trova nelle Catacombe di Priscilla a Roma.

Don Gianluca illustra come l’immagine dei Magi venga riproposta più volte nell’arte funeraria, come ad esempio nell’epitaffio di Severo o nel sarcofago di IV secolo esposto al Museo Ambrosiano. Il sacerdote infatti spiega che c’é un forte parallelismo fra il defunto che offre la propria anima a Cristo e i Magi che portano i propri doni a Gesù Bambino.

Ma troviamo il tema dei Magi rappresentato anche sugli altari, in un contesto eucaristico, come quello dell’altare del Duca di Ratchis, conservato nel Museo Cristiano di Cividale del Friuli. In questo caso, l’iconografo fa notare che, come i tre Re donano l’oro, l’incenso e la mirra ricevendo a loro volta in dono Gesù Bambino dalla Vergine Maria, così, durante la Celebrazione Eucaristica, offriamo il pane e il vino per avere in cambio Cristo col suo corpo e col Suo Sangue.

Troviamo ancora i Re Magi che guidano una processione di vergini nei mosaici della chiesa di San’Apollinare Nuovo Ravenna risalente al VI secolo: come essi offrono i propri doni, così le vergini offrono tutta la propria vita a Cristo.

L’affascinante viaggio alla scoperta delle più belle raffigurazioni dei Magi termina con la spiegazione dell’icona della natività di Andrej Rublev. Don Gianluca fa notare come i tre Re siano osservati con invidia dagli angeli, sia perché l’uomo, con la sua natura umana, sperimenta il dramma della libertà, sia perché essi vedono il Verbo di Dio che si fa uomo e non angelo.

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Nicola Rosetti

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