Bene ha fatto l’aula della Camera a correggere il testo del decreto sulla riorganizzazione della pubblica amministrazione che escludeva dalla copertura contributiva i giorni dedicati ad una serie di congedi per esigenze familiari o solidaristiche (donazione di sangue, congedi parentali, congedi e permessi ai sensi della legge 104). Si tratta di spazi di civiltà e di solidarietà che è giusto tutelare.
“È inspiegabile perché si sia sanata questa incongruenza solo per alcune fattispecie, ma che siano rimasti fuori i congedi e permessi della 104” commenta Francesco Belletti, presidente del Forum della Associazioni Familiari.
“Capiamo e condividiamo la battaglia della Fish e delle altre associazioni di famiglie con disabili, nuovamente segnalata dal comunicato stampa allegato, ultimo di una serie troppo lunga” ha proseguito. “Si continua ad ignorare incredibilmente il grande valore pubblico del lavoro di cura che le famiglie svolgono per le persone con gravi disabilità che, per oltre il 70% non fruiscono di alcun supporto domiciliare pubblico. Secondo il Parlamento chi si prende e si prenderà cura di quelle persone?”.
“Anziché incentivare flessibilità lavorativa, sostegno alle famiglie, risposte a lavoratori che per decenni si dividono fra lavoro e assistenza, si erodono continuamente anche quei pochi benefici raccolti in questi anni” ha affermato Belletti. Aggiungendo: “Il testo dovrà ora tornare all’esame del Senato. Contiamo sulla saggezza dei parlamentari per evitare che si cancelli un piccolo (e neanche troppo costoso) spazio di civiltà e di giustizia”.