Prosegue l’epopea dei due vescovi ortodossi rapiti lo scorso 22 aprile in Siria. Dopo le dichiarazioni, alcuni giorni fa, del Gran muftì dell’islam sunnita, Ahmad Badreddin Hassoun, secondo cui i due presuli sono vivi e fuori dal Paese, sembra che oggi sia stato finalmente individuato il luogo in cui si trovano Boulos al-Yazigi e Yohanna Ibrahim e che siano iniziati “contatti indiretti” con i sequestratori per ottenerne la liberazione.
A diffondere la notizia è il generale Abbas Ibrahim, capo della Sicurezza Generale libanese, in una nota diramata dalla Sicurezza Generale libanese, ripresa dall’agenzia Fides. Ibrahim ha anche confermato alcune sue precedenti dichiarazioni sulla complessità del caso riguardante i due vescovi sequestrati: “Circa un mese fa – ha affermato – ho contattato una persona che mi ha detto dove erano detenuti i vescovi, e su questa base ho iniziato i negoziati. Noi siamo ora indirettamente in contatto con i rapitori, e questo è uno sviluppo rilevante che useremo come punto di partenza per ottenere i risultati da noi auspicati”.