Da pochi giorni la sezione europea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha rilasciato il documento Standard for Sexual Education in Europe finalizzato a fornire linee guida per l’educazione sessuale dei bambini a partire dalla prima infanzia.
Il documento propone di istigare i bambini a comportamenti sessuali come, ad esempio, la masturbazione infantile, l’esplorazione del proprio corpo e di quello degli altri a partire dai 4 anni di età, esperimenti sessuali tra persone dello stesso sesso prima dei 6 anni. Comportamenti che si possono eufemisticamente definire ambigui.
L’aspetto più grave, però, è il voler imporre alle famiglie, e quindi ai bambini stessi, una educazione da parte dello Stato che quindi intima una propria morale e una propria etica basate sull’opinione.
Lo Stato si intromette nella sessualità delle persone e nell’educazione familiare come è già successo nel secolo scorso sotto i regimi dittatoriali, e come accade ancora oggi in Cina.
La libertà di educazione per cui si ‘lotta’ da decenni, viene dunque sottoposta a continui attacchi da istituzioni internazionali sovvenzionate con denaro pubblico. La famiglia ha il diritto di educare i propri figli secondo la propria sensibilità, la propria etica, morale e appartenenza religiosa, senza essere obbligata da un’ideologia economicamente dominante.
Il documento dell’Oms “costituisce uno strumento propagandistico della cosiddetta ‘ideologia del gender’, una visione del mondo priva di fondamento scientifico che sta già influenzando la vita democratica di molti Paesi” afferma il team di CitizensGo, comunità di cittadini attivi che vogliono difendere la vita, la famiglia e i diritti fondamentali dell’uomo.
“La sfera sessuale è descritta in modo banale, semplicistico e totalizzante – osserva il team – il bambino viene inizialmente indottrinato con tutta una serie di nozioni di carattere esclusivamente biologico e anatomico, per giungere dopo alcuni anni ad affrontare gli aspetti relazionali, intersoggettivi ed emotivi della propria sessualità”. Allo stesso tempo – aggiunge – “la sessualità viene innalzata a centro della vita dell’individuo e viene descritta minuziosamente e nevroticamente in tutti i suoi aspetti, come se non si potesse vivere la propria esperienze sessuale e affettiva senza conoscerne prima i più piccoli dettagli meramente ‘meccanici’”.
Il tono “eticamente asettico” che pervade il testo dell’Oms implica, secondo CitizenGo, “una visione riduzionista e materialistica dell’esperienza sessuale e della vita umana nel suo insieme”. Questioni complesse dal punto di vista “etico-morale-psicologico-relazionale-medico”, come masturbazione, contraccezione e così via, “sono descritte solo da un punto di vista pratico e materiale, e non sono mai colte nella loro problematicità globale”. “La neutralità dell’ente educativo rispetto alla morale – conclude la comunità di cittadini – comporta l’estromissione dell’etica e delle sue domande dalla sfera sessuale e quindi dall’intera esperienza umana”.
Per queste ragioni, il team CitizenGo invita a firmare la petizione, indirizzata alla dott.ssa Margaret Chan, direttrice dell’Oms, dal titolo “Ritiri il documento Standards for Sexuality Education in Europe”.