Radio Maria e il suo impegno a sostegno dei carcerati

Si è concluso ieri il convegno dei cappellani delle carceri italiane

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“Madre di Misericordia”, il progetto di Radio Maria a favore dei carcerati, è“un’opera da incoraggiare, perché segni come questo – nel mondo chiuso del carcere -, assumono una valenza che aiuta a non entrare in un processo di degrado ulteriore”. Con queste parole Monsignor Mariano Crociata, Segretario generale della Cei, ha salutato i delegati di Radio Maria a margine del Convegno nazionale dei Cappellani delle carceri italiane, intitolato “Giustizia: pena o riconciliazione”, concluso oggi a Sacrofano (Roma).

Con il progetto “Madre di Misericordia”, l’associazione Radio Maria affianca da 18 anni il ministero pastorale dei cappellani carcerari: in particolare, organizza collegamenti in diretta dagli istituti di pena per la Santa Messa e l’Ora di spiritualità – in media uno ogni mese -, distribuisce ai sacerdoti i rosari, i libretti di preghiera e soprattutto le radioline, molto richieste dai detenuti, che dal 2011 riproducono un’effige stilizzata della Vergine. Questi strumenti, appositamente studiati per rispondere alle esigenze carcerarie, consentono a tanti fratelli reclusi di pregare, avvicinandosi – o riavvicinandosi – alla fede.

“Sono 120 i cappellani italiani finora coinvolti nel nostro progetto a sostegno dei carcerati– ha affermato Vittorio Viccardi, vicepresidente dell’Associazione Radio Maria –:i sacerdoti vengono affiancati nella loro opera pastorale, inviando loro libri, radioline e rosari per i detenuti, realizzati appositamente per gli istituti di pena seguendo i rigidi requisiti del carcere.Numerose– ha concluso Viccardi –sono le testimonianze che periodicamente riceviamo sul bene che questo programma sta facendo”.

Ogni mese i detenuti fanno pervenire a Radio Maria decine di lettere di ringraziamento, in cui raccontano il sostegno che deriva dall’ascolto dei nostri programmi. Un conforto testimoniato dalla viva voce dei loro cappellani: “E’ bello andare di cella in cella e vedere i detenuti che utilizzano i vostri doni. Non so come ringraziarvi: è incoraggiante sapere che non si è soli in questo delicato lavoro pastorale”, racconta Don Alessandro D’Elia, assistente spirituale del carcere di Lecce . “La suora che mi aiuta mi ha parlato di due conversioni proprio grazie alla preziosa radiolina” aggiunge don Giacomo Martino, cappellano a Genova.

Il Convegno nazionale dei Cappellani delle carceri – organizzato dall’Ispettorato dei cappellani guidato da don Virgilio Balducchi – ha visto per la prima volta la partecipazione di una delegazione di Radio Maria: lungo le tre giornate dell’incontro i 160 religiosi presenti hanno potuto ascoltare gli autorevoli interventi di Monsignor Mariano Crociata e Monsignor Angelo Bagnasco, rispettivamente Segretario generale e Presidente della Cei, e soprattutto ricevere il saluto di Papa Francesco, che questa mattina ha concesso ai cappellani un incontro privato in Vaticano.

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ZENIT Staff

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